Fare casa nello sfollamento. Riflessioni critiche su una pratica spaziale

Titolo originale:

Making Home(s) in Displacement. Critical Reflections on a Spatial Practice

Contenuto del libro:

Making Home(s) in Displacement" ripensa criticamente il rapporto tra casa e spostamento da una prospettiva spaziale, materiale e architettonica. Recenti studi nel campo delle scienze sociali hanno analizzato il modo in cui migranti e rifugiati creano e riproducono la casa in nuove condizioni, mettendo in luce le posizioni apparentemente contraddittorie del creare una casa e del superarne la perdita.

Tuttavia, la creazione di una casa durante lo sfollamento è anche una pratica spaziale, intrinsecamente legata alla creazione dell'ambiente costruito in tutto il mondo. Concettualmente il libro è suddiviso in quattro siti spaziali, denominati campo, rifugio, città e casa, che vengono affrontati con una molteplicità di prospettive che vanno dalla pianificazione urbana e dall'architettura all'antropologia, alla geografia, alla filosofia, agli studi di genere e alla storia urbana, tutte con un'attenzione comune allo spazio e alla spazialità. Articolando le esperienze quotidiane di homemaking di migranti e rifugiati come pratiche spaziali in una varietà di contesti geopolitici e storici, questo volume aggiunge una prospettiva nuova alla ricerca interdisciplinare esistente sull'intersezione tra casa e spostamento.

Intende inoltre ampliare il canone delle storie e delle teorie dell'architettura includendo nei suoi annali le agenzie spaziali e le pratiche di place-making di migranti e rifugiati. Mettendo in evidenza il politico nello spaziale e viceversa, il volume si propone di decentrare e decolonizzare le attuali definizioni di casa e spostamento, cercando di dare una visione più pluralistica all'idea di casa.