Fame di pelle

Titolo originale:

Skin Hunger

Contenuto del libro:

"La mia guancia è piegata sul suo collo. Mi parla all'orecchio e sento il suo petto alzarsi e abbassarsi contro di me. L'abbraccio è lungo, delicato, intimo e alieno. Grazie all'enorme foglio di plastica stretto tra noi, che ci copre dalla testa ai piedi e per diversi metri, è anche completamente a rischio." The Guardian

Nell'estate del 2020 i direttori artistici di Dante or Die si sono imbattuti in fotografie di tunnel di abbracci di plastica in case di cura brasiliane: tende di plastica con fori per le braccia di plastica che consentono a due persone di abbracciarsi in modo sicuro. Permettevano agli anziani di abbracciare i propri cari durante la pandemia di Covid-19. L'idea ha colpito nel segno e ha ispirato la compagnia a realizzare un'installazione performativa a tu per tu che esplorasse il ruolo del tatto nella nostra vita e che potesse essere eseguita dal vivo durante la pandemia. Skin Hunger parla del potere del tatto, un aspetto vitale dell'umanità di cui molti di noi non si sono resi conto di aver bisogno finché non è stato limitato.

La compagnia ha invitato gli scrittori pionieri Ann Akinrijin, Tim Crouch e Sonia Hughes a rispondere all'idea con un pezzo di scrittura che integrasse l'atto fisico del tatto nella performance. In particolare, ogni scrittura non può essere eseguita senza che un membro del pubblico condivida lo spazio con un interprete.

Questo libro comprende il testo di ogni scrittore, le riflessioni del team creativo, la prefazione di un neuroscienziato specializzato nel tatto e le immagini della produzione originale che ha avuto luogo in una cappella nascosta nel West End di Londra nel giugno 2021.