Ex. Somaliland italiano

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Titolo originale:

Ex. Italian Somaliland

Contenuto del libro:

Ex Somaliland italiano descrive la lotta del Somaliland sotto il governo italiano, che incoraggiò il traffico di schiavi, sfrattò le persone dalle loro terre e infine usò la colonia come base di aggressione contro l'Etiopia. Estelle Sylvia Pankhurst (5 maggio 1882 - 27 settembre 1960) è stata una nota attivista del movimento delle suffragette nel Regno Unito.

Per un certo periodo fu un'importante comunista di sinistra che poi si dedicò alla causa dell'antifascismo e della pace. A metà degli anni Venti, la Pankhurst si allontanò dalla politica comunista, ma rimase coinvolta nei movimenti legati all'antifascismo e all'anticolonialismo. Nel 1932 fu determinante per la creazione del Consiglio nazionale dei lavoratori socialisti per la salute.

Risponde all'invasione italiana dell'Etiopia pubblicando The New Times e Ethiopia News a partire dal 1936 e diventa una sostenitrice di Haile Selassie.

Raccolse fondi per il primo ospedale universitario dell'Etiopia e scrisse molto sull'arte e la cultura etiope; le sue ricerche furono pubblicate con il titolo Ethiopia, a Cultural History (Londra: Lalibela House, 1955). Dal 1936, l'MI5 tenne sotto controllo la corrispondenza della Pankhurst.

Nel 1940, scrisse al Visconte Swinton in qualità di presidente di una commissione che indagava sui Quinta Colonna, inviandogli un elenco di fascisti attivi ancora in libertà e di antifascisti che erano stati internati. Una copia di questa lettera nel fascicolo dell'MI5 riporta una nota di mano della Swinton che recita: "Ritengo che sia una fonte di informazioni molto dubbia". Dopo la liberazione dell'Etiopia nel dopoguerra, la Swinton divenne una forte sostenitrice dell'unione tra l'Etiopia e l'ex Somaliland italiano, e il dossier dell'MI5 continuò a seguire le sue attività.

Nel 1948, l'MI5 valutò le strategie per "mettere la museruola alla fastidiosa signorina Sylvia Pankhurst". La Pankhurst divenne amica e consigliera dell'imperatore etiope Haile Selassie e seguì una posizione costantemente anti-britannica. Nel 1956, su invito di Haile Selassie, si trasferì ad Addis Abeba con il figlio Richard (che continua a vivere lì) e fondò una rivista mensile, Ethiopia Observer, che riferiva su molti aspetti della vita e dello sviluppo dell'Etiopia.

Morì nel 1960 e le fu celebrato un funerale di Stato durante il quale Hailé Selassié la nominò "etiope onoraria". È l'unica straniera sepolta davanti alla Cattedrale della Santissima Trinità di Addis Abeba, nell'area riservata ai patrioti della guerra italiana.