Evocare gli dei

Titolo originale:

Summoning the Gods

Contenuto del libro:

Il neopaganesimo è il tentativo di far rivivere le religioni politeiste della vecchia Europa. Ma come? Si può inventare o reinventare una fede autentica e viva? O i neopagani moderni sono solo impegnati in elaborati giochi di ruolo? In SUMMONING THE GODS, Collin Cleary sostiene che gli dèi non sono morti o ci hanno abbandonato tanto quanto noi siamo morti o abbiamo abbandonato loro. La civiltà moderna - compreso gran parte del neopaganesimo moderno - nasce da una mentalità che chiude l'uomo al divino e ci intrappola in un mondo di nostra creazione. Attingendo a fonti che vanno dal taoismo a Heidegger, Collin Cleary descrive come possiamo raggiungere un atteggiamento di apertura che possa permettere agli dei di tornare. In questi nove saggi di ampio respiro, Collin Cleary esplora anche la tradizione pagana nordica, il tantrismo, gli scritti di Alain de Benoist, Karl Maria Wiligut e Alejandro Jodorowski e la classica serie televisiva Il prigioniero di Patrick McGoohan. I saggi di Cleary sono modelli di come combinare chiarezza e arguzia con profondità spirituale e raffinatezza intellettuale. "Gli scritti di Collin Cleary sono un eccellente esempio del modo in cui il vecchio paganesimo europeo continua a interrogare i nostri contemporanei in modo stimolante.

Scritto con eleganza, il suo lavoro abbonda di punti di vista originali". -Alain de Benoist, autore di On Being a Pagan "Jung ha paragonato l'assenza degli dèi al letto di un fiume in secca: le loro forme rimangono, ma prive dell'energia e della sostanza che le farebbero vivere tra noi come un tempo. Ciò che attendiamo è che l'energia e la sostanza tornino a fluire nelle forme". Le parole di Collin Cleary, i suoi pensieri e le sue idee, costituiscono il tipo di energia fresca e vitale che è necessaria per realizzare il rinnovamento degli dei nel nostro mondo contemporaneo". - Stephen E. Flowers, autore di The Northern Dawn "Summoning the Gods di Collin Cleary è uno dei libri più importanti nel suo campo. A differenza di coloro che vorrebbero parlare a nome degli dèi, egli ci mostra come portare gli dèi nella nostra vita lasciando che essi parlino da soli. Forse la cosa più importante è che Cleary ha dato ai seri seguaci delle religioni pagane gli strumenti filosofici per difendere le loro credenze dai critici più eruditi". - Stephen A. McNallen, Asatru Folk Assembly "Collin Cleary è una razza rara: uno studioso del mistico e allo stesso tempo un mistico le cui visioni penetranti sono informate da uno studio rigoroso. Questi non sono solo saggi eloquenti e stimolanti sul mito, la religione o l'arte; al loro meglio, risuonano con l'augusta e antica tradizione del dialogo filosofico.

Più volte, Cleary offre intuizioni che orientano potentemente il lettore verso modi arcaici di pensare, conoscere e vedere in modo vivido, come se avesse occhi nuovi". -Michael Moynihan, co-editore di TYR: Myth-Culture-Tradition "Ho ammirato per anni il lavoro di Collin Cleary in TYR e Rna e sono lieto che questo volume di nove saggi sia arrivato al mondo. Cleary possiede l'ammirevole capacità di scrivere con una franca "apertura al divino" (per usare la sua stessa frase). Lo fa in modo chiaro e profondo, su una serie di argomenti correlati. Il saggio "Note filosofiche sulle rune" dovrebbe essere una lettura obbligatoria per tutti gli studenti seri dei sistemi runici. Questo libro appartiene a ogni biblioteca tradizionalista radicale". -Juleigh Howard-Hobson, autrice di Sommer e altre poesie "Summoning the Gods di Collin Cleary è una pubblicazione di riferimento per il lato intellettuale del revival pagano. Applicando modalità di analisi che vanno dalla fenomenologia heideggeriana alla dialettica hegeliana, Cleary riesce a penetrare in profondità nel cuore della religiosità politeista. Attirare un pensatore della statura di Cleary è un indicatore della vivacità e della salute del pensiero pagano moderno. Questo libro dovrebbe essere una gradita aggiunta allo scaffale di ogni pagano pensante". -Christopher Plaisance, direttore del Journal of Contemporary Heathen Thought.