Etruschi moderni: Incontri ravvicinati con un passato lontano

Titolo originale:

Modern Etruscans: Close Encounters with a Distant Past

Contenuto del libro:

" L'trurie est la mode", affermava senza mezzi termini l'archeologo francese Salomon Reinach nel 1927. Fin dall'inizio dell'Ottocento, l'Etruria non solo ha attirato l'attenzione di archeologi e specialisti di ogni genere, ma è stata anche una meta affascinante e, in alcuni casi, avvincente per poeti, romanzieri, pittori e scultori di tutta Europa. Questo volume affronta l'impatto della conoscenza in costante espansione degli Etruschi e della loro misteriosa civiltà sulla letteratura, l'arte e la cultura italiana, francese, inglese e tedesca, con particolare riguardo al periodo modernista (1890-1950). Il volume offre un punto di vista distintivo sull'argomento, affrontandolo in una prospettiva interdisciplinare e comparativa, e prendendo in esame una gamma di argomenti e manufatti piuttosto diversificata, che comprende, ma non solo, lo studio di disegni, opere d'arte, saggi di viaggio, romanzi, ricette di cucina, libri di scuola, fotografie e film.

Esplorando un nuovo paradigma per comprendere le culture antiche, al di là delle idee e dei modelli tradizionali di "ricezione dei classici", e sfidando la presunta frattura tra le cosiddette "due culture" delle scienze umane e delle scienze naturali, Modern Etruscans sarà di interesse per gli studiosi di varie discipline. Pensato come strumento di apprendimento per i corsi universitari sull'interazione tra letteratura e scienza nel XX secolo, è adatto come lettura consigliata per gli studenti delle facoltà umanistiche.

Ebook gratuito disponibile presso OAPEN Library, JSTOR, Project Muse e Open Research Library.

Collaboratori: Francesca Orestano (Università degli Studi di Milano), Chiara Zampieri (KU Leuven), Bart Van den Bossche (KU Leuven), Lisa C. Pieraccini (University of California, Berkeley), Martin Miller (Italienisches Kulturinstitut Stuttgart), Marie-Laurence Haack (Universit de Picardie Jules Verne), Gennaro Ambrosino (University of Warwick), Martina Piperno (Durham University), Andrea Avalli (Scuola Superiore di Studi Storici di San Marino)