Estetica della guerriglia: Arte, memoria e guerriglia urbana della Germania occidentale

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Titolo originale:

Guerrilla Aesthetics: Art, Memory, and the West German Urban Guerrilla

Contenuto del libro:

Le operazioni violente compiute negli anni Settanta dai guerriglieri urbani della Germania Ovest - come la Fazione dell'Armata Rossa (RAF) - erano così vivide e incomprensibili che sembrava più urgente produrre spettacolo che avere successo politico. In Guerrilla Aesthetics, Kimberly Mair sfida l'ipotesi che questi guerriglieri cercassero di realizzare obiettivi politici specifici.

L'autrice segue invece l'immersione dei guerriglieri in una negatività ispirata all'avanguardia che rifiuta la razionalità e provoca lo Stato. Concentrandosi sul decennio rosso dal 1967 al 1977, caratterizzato non solo dal terrorismo e dalla brutalità della polizia ma anche dall'estetica della controcultura, Mair attinge agli archivi, alle letterature grigie, alla cultura popolare, all'arte e alle pratiche memoriali e curatoriali per esplorare gli aspetti sensoriali delle comunicazioni della guerriglia eseguite dalla RAF, dal Movimento del 2 giugno e dal Collettivo dei pazienti socialisti.

Passando alle risposte culturali e artistiche al decennio e alla sua eredità di crudi sentimenti pubblici, Mair esamina anche le opere di Eleanor Antin, Erin Cosgrove, Christoph Draeger, Bruce LaBruce, Gerhard Richter e altri. Riconsiderando un periodo enigmatico della storia del terrorismo, Guerrilla Aesthetics affronta in modo innovativo le connessioni intrinseche tra violenza, performance, sensi e memoria.