Essere realistici non è realistico: Saggi raccolti su disabilità, identità, inclusione e innovazione

Punteggio:   (4,6 su 5)

Essere realistici non è realistico: Saggi raccolti su disabilità, identità, inclusione e innovazione (Van Der Klift Emma)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Nel complesso, il libro è stato molto apprezzato per la sua scrittura coinvolgente e per le preziose intuizioni sull'inclusione e sulla consapevolezza della disabilità. Tuttavia, alcuni lettori hanno riscontrato problemi con la qualità fisica del libro.

Vantaggi:

Il libro è ben scritto e piacevole, il che lo rende una lettura obbligata per chi è interessato all'inclusione e alla disabilità. Tratta argomenti importanti che promuovono la comprensione e la sensibilità verso le persone con disabilità. I lettori lo hanno trovato coinvolgente e prezioso per l'insegnamento e l'educazione, e spesso lo hanno letto in poche sedute. Include fatti concreti e prospettive personali, che ne aumentano la relatività.

Svantaggi:

La qualità fisica del libro è scarsa, con segnalazioni di rilegatura scadente. Alcuni lettori hanno riscontrato la caduta di alcune pagine, il che ha penalizzato la loro esperienza complessiva.

(basato su 6 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Being Realistic Isn't Realistic: Collected essays on disability, identity, inclusion and innovation

Contenuto del libro:

In questa raccolta di saggi coinvolgente, umoristica e provocatoria, Emma Van der Klift e Norman Kunc ci spingono a ripensare a molti assunti scontati e indiscussi sulla natura della disabilità. I due autori iniziano con una sfida e un'affermazione: le persone hanno il diritto di essere disabili e non dovrebbero essere obbligate a minimizzare o nascondere la propria disabilità. La disabilità, sostengono, non è una tragica condizione medica, ma è una parte intrinseca della diversità della condizione umana - un'identità da abbracciare con orgoglio.

I due autori esplorano poi le complessità, a volte trascurate, dell'inclusione, sia a scuola che nella comunità. In un saggio, ci chiedono di ripensare il rapporto tra abilità e opportunità e di sfidare la presunzione che le persone debbano acquisire abilità prima di avere l'opportunità di partecipare alle scuole regolari e alla comunità in generale. In un altro, ci chiedono di riflettere su come garantire che l'amicizia tra persone non disabili e disabili non sia contaminata da benevolenza, sottovalutazione e paternalismo.

In questo libro, i due autori tracciano in modo giocoso connessioni inaspettate tra disabilità, innovazione e una serie di argomenti apparentemente non correlati, come la danza del ventre, gli scacchi e la magia.

Sebbene Norman Kunc ed Emma Van der Klift siano oratori, autori e sostenitori dei diritti dei disabili noti a livello internazionale, preferiscono considerarsi narratori moderni, continuando la lunga tradizione di usare l'umorismo e la narrazione per avviare l'auto-riflessione e il cambiamento sociale.

Nato con una paralisi cerebrale, Norman ha frequentato una scuola segregata per bambini con disabilità fisiche; poi, all'età di 13 anni, si è fatto strada in una scuola regolare e ha completato un master in terapia familiare. Recentemente le è stato diagnosticato l'autismo, e Emma ha accolto la diagnosi con un senso di sollievo, riconoscimento e conferma. È certificata in mediazione e negoziazione e ha conseguito un master in analisi e gestione dei conflitti. Quando Norm ed Emma non lavorano, amano andare in bicicletta, giocare a scacchi, mangiare bene e cercare di capire come i maghi usano i depistaggi per ingannarci.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781773708379
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)