On Being Someone: A Christian Point of View
Questo libro prosegue le discussioni contenute in “Che opera: sull'essere umano” (Imprint Academic 2006) e può essere considerato il suo seguito. Tra tutte le creature dell'universo fisico, gli esseri umani sembrano essere più che semplicemente fisici, perché sono consapevoli di essere creature dell'universo.
Gli esseri umani appartengono essenzialmente al mondo della natura, eppure si distinguono come i più complessi e affascinanti tra tutti gli esseri viventi. Come gli altri animali, ma anche a differenza di essi, reagiscono a ciò che accade loro; fanno progetti e li portano a termine; si riconoscono l'un l'altro, a volte con amore; si fanno degli amici e si godono la loro compagnia; modellano il mondo che li circonda per comodità e per piacere; si pongono domande sia pratiche che teoriche; e molti di loro cercano di lodare Dio. In What a Piece of Work, Helen Oppenheimer considerava l'umanità come parte dell'universo naturale che i cristiani credono sia stato messo in moto da Dio, chiedendosi come gli esseri umani si collochino tra le altre creature e come debbano essere valutati.
In questo volume l'autrice lascia da parte il confronto con i nostri simili per occuparsi della nostra esperienza. È un buon inizio pensare a se stessi come a un animale umano, ma poi dobbiamo andare oltre e chiederci cosa significa essere una persona, essere considerati qualcuno.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)