Titolo originale:
Exile, Non-Belonging and Statelessness in Grangaud, Jabs, Lubin and Luca
Contenuto del libro:
Uno studio approfondito su quattro poeti di lingua francese e sulla poesia dell'esilio.
La poesia è stata spesso intesa come un potente vettore di appartenenza collettiva. L'idea che alcuni poeti siano emblematici di una cultura nazionale è uno dei principali mezzi con cui la letteratura si storicizza, si inscrive in un passato culturale condiviso e fornisce modalità di appartenenza a coloro che la consumano.
Ma in che modo il poeta esiliato, migrante o translingue complica questa narrazione? Per Armen Lubin, Ghrasim Luca, Edmond Jabs e Michelle Grangaud, la pratica della poesia è inseparabile da un senso di inquietudine o disagio. Attraversando i confini all'interno e all'esterno della Francosfera - dall'Algeria, all'Armenia, all'Egitto e alla Romania - questo libro mostra come una pratica poetica influenzata dall'esilio, dall'apolidia o dalla non-appartenenza abbia il potenziale di sconvolgere assunti di lunga data sulla relazione tra i soggetti, la lingua che usano e il luogo da cui parlano.
