Eresie trascendentali: Harvard e la moderna pratica americana dell'incredulità

Titolo originale:

Transcendental Heresies: Harvard and the Modern American Practice of Unbelief

Contenuto del libro:

In un momento in cui i requisiti del credere e del non credere venivano negoziati in modi inaspettati, il trascendentalismo permise un approccio più creativo alle questioni spirituali.

Interrogando le presunte basi atee del movimento, David Faflik sostiene che il trascendentalismo ricostituì la sensibilità religiosa del New England degli anni Trenta e Quaranta del XIX secolo, producendo una serie dinamica e complessa di credenze e comportamenti che non possono essere classificati come religiosi o non religiosi. Piuttosto che “l'ultima forma di infedeltà”, come la descrisse un contemporaneo, gli aderenti consideravano le loro pratiche spirituali non convenzionali e distinte come una religione moderna.

Transcendental Heresies attinge a un vasto archivio antebellico di commenti e scritti d'epoca dei praticanti del trascendentalismo, tra cui Ralph Waldo Emerson, Henry David Thoreau, Theodore Parker, Margaret Fuller e le donne della seconda e terza ondata del trascendentalismo. Da Boston a Concord, fino agli inebrianti dintorni di Harvard, le specie di miscredenza che essi praticarono moltiplicarono le possibilità religiose dell'epoca, esprimendo dubbi sulle nozioni tradizionali di divinità, ignorando le forme consuete della religione e incoraggiando, in ultima analisi, la messa in discussione spirituale.