Eraserhead

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Contenuto del libro:

Visione surreale e cupamente umoristica, Eraserhead (1977) di David Lynch è stato riconosciuto come un classico di culto fin dal suo successo come film di mezzanotte alla fine degli anni Settanta.

Lo studio di Claire Henry ci porta nel suo mondo sotterraneo, fornendo un resoconto dettagliato della sua storia produttiva, della sua esposizione e ricezione e dei suoi significati sfuggenti. Utilizzando ricerche d'archivio originali, l'autrice ripercorre il modo in cui Lynch ha portato il suo incubo di Philadelphia nella Città dei Sogni, infondendo il suo film girato a Los Angeles con i paesaggi urbani industriali e i suoni del distretto di Callowhill. La Henry si confronta poi con l'irresistibile imperscrutabilità di Eraserhead e propone una nuova interpretazione, riformulando l'autorialità per mettere al centro i processi creativi di Lynch come artista visivo e praticante della Meditazione Trascendentale. Infine, l'autrice descrive come il “sogno di cose oscure e inquietanti” di Lynch sia diventato un modello di film di mezzanotte e, in seguito, abbia accresciuto la sua fama e la sua influenza sulla cultura cinematografica in generale.

Dal capitolo iniziale sul famoso “bambino” di Eraserhead a quello finale sull'influenza tentacolare del film, l'avvincente e autorevole resoconto di Henry offre nuove illuminanti prospettive sulla realizzazione e sul significato del film e sulla sua eredità. Attraverso un'analisi approfondita della ricca messa in scena del film, della fotografia, del suono e del suo inserimento nell'arte visiva e nella cultura dello schermo, Henry non solo afferma il significato del film come primo lungometraggio di Lynch, ma avanza anche una tesi più ampia per apprezzarne lo status di classico del cinema.