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Eothen di Alexander Kinglake è un libro di memorie di viaggio unico nel suo genere, che combina una prosa arguta, osservazioni acute e una critica di fondo all'imperialismo e alle dinamiche culturali del XIX secolo. Per i lettori si tratta di una lettura piacevole e particolare, evidenziata dalle vivide descrizioni di Kinglake dei suoi viaggi nel Vicino Oriente. Mentre molti ne lodano la brillantezza stilistica e l'intrattenimento che rivela molto dei pregiudizi di Kinglake, altri criticano la natura disarticolata della narrazione e i suoi punti di vista coloniali.
Vantaggi:⬤ Prosa eccezionalmente ben scritta e spiritosa che affascina i lettori.
⬤ Ricche e vivide descrizioni del Vicino Oriente, che danno vita ai paesaggi storici.
⬤ Offre una prospettiva unica sugli atteggiamenti vittoriani verso l'Oriente e l'imperialismo.
⬤ Contiene illustrazioni colorate di Frank Brangwyn che sono fonte di ispirazione per artisti e pittori.
⬤ Incoraggia il desiderio di avventura e la comprensione di altre culture.
⬤ La narrazione può sembrare a volte disarticolata ed egoistica.
⬤ I pregiudizi e le opinioni preconcette di Kinglake possono allontanare alcuni lettori.
⬤ Le illustrazioni sono criticate perché sono riprodotte in scala ridotta, il che ne diminuisce la chiarezza.
⬤ Alcune versioni del libro possono mancare di contenuti essenziali, come le prefazioni o le note, portando a un'esperienza di lettura inferiore agli standard.
⬤ Il libro riflette un “orientalismo” obsoleto che potrebbe non essere in linea con le prospettive moderne.
(basato su 15 recensioni dei lettori)
Eothen: Traces of Travel Brought Home from the East
Uno dei libri di viaggio più spiritosi e idiosincratici, Eothen è nato come poche note scarabocchiate sul retro di una mappa per un amico, ma ha richiesto a Kinglake sette anni di lavoro minuzioso per essere perfezionato. I dettagli fisici del viaggio, intrapreso nel 1834 attraverso la Turchia, Cipro, la Terra Santa, il Cairo e Damasco, sono appena accennati.
Il fascino contagioso risiede nelle conversazioni, negli stravaganti incontri casuali e negli atteggiamenti dell'autore. Kinglake scriveva per divertire ma anche per mettere in ridicolo la pomposità dei viaggiatori seri che cercano di affermarsi come autorità professionali. Il suo assassinio letterario dell'espatriata illusa Lady Hester Stanhope è spietato.
L'influenza di Eothen è stata avvertita da generazioni di scrittori. Mark Twain, Peter Fleming, Eric Newby, Robert Byron, Paul Theroux e William Dalrymple hanno tutti salutato il libro e riconosciuto in Kinglake uno stilista senza pari.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)