Engendering Islands: Sessualità, riproduzione e violenza nei primi Caraibi francesi

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Titolo originale:

Engendering Islands: Sexuality, Reproduction, and Violence in the Early French Caribbean

Contenuto del libro:

Nelle Antille del XVII secolo la violenza dell'espropriazione e della riduzione in schiavitù è stata mappata sui corpi di uomini e donne, sostenuta da tropi di genere risignificati, concetti di disabilità riproposti e discorsi razziali emergenti. Man mano che coloniali ed ecclesiastici sviluppavano pratiche e istituzioni locali - in particolare la formazione della famiglia e la forza militare - consolidavano vecchie nozioni in nuove categorie che riguardavano tutti i gruppi sociali.

In Engendering Islands Ashley M. Williard sostiene che le prime ricostruzioni caraibiche della mascolinità e della femminilità hanno sostenuto l'occupazione, la schiavitù e le nascenti idee di razza. Di fronte ai silenzi storici, la lettura attenta di testi d'archivio e narrativi rivela le parole, le immagini e le prospettive che riflettevano e producevano nuove idee di differenza umana. I discorsi giuridici, religiosi e medici rivelano l'interdipendenza di molteplici condizioni - uomini e donne, schiavi e liberi, bianchi e neri, indigeni e sfollati, normativi e disabili - nelle isole rivendicate dalla Corona francese.

Negli ultimi anni gli studiosi hanno interrogato aspetti chiave della schiavitù atlantica, ma nessuno ha affrontato sistematicamente l'archivio del genere, in particolare per quanto riguarda le intersezioni con la razza e la disabilità, nei Caraibi francesi del XVII secolo. Le costruzioni della mascolinità e della femminilità incorporate in questo primo contesto coloniale aiutano a chiarire le nozioni di alterità e i sistemi di oppressione che esse sostenevano. Williard mostra come il genere abbia contribuito e complicato le nozioni emergenti di differenza razziale che giustificavano la schiavitù e la dominazione coloniale, ponendo così le basi per secoli di imperialismo francese.