Elvis Las Vegas 1956

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Nell'aprile del 1956, il manager di Elvis, Tom Parker, prenotò lui e la sua band, Scotty Moore, Bill Black e D. J. Fontana, per un ingaggio di due settimane al New Frontier Hotel di Las Vegas. L'ingaggio doveva iniziare il 23 aprile.

È stato ampiamente riportato che Elvis ha fatto fiasco a Las Vegas, tanto che il suo contratto è stato annullato dopo una settimana. È vero che il pubblico di mezza età e i pensionati che all'epoca potevano permettersi di visitare Sin City reagirono freddamente a Elvis, ma il suo contratto non fu mai rescisso. Tuttavia, durante la prima esibizione, il pubblico riservato che era venuto a vedere gli altri artisti, si limitò ad applaudire educatamente. In seguito, la sua esibizione passò dalla chiusura dello spettacolo all'apertura. Elvis fece le due settimane previste, chiudendo con la sua ultima esibizione la sera del 6 maggio.

Fu il manager di Elvis a fare fiasco, dimostrando fin da subito di non avere la minima idea di ciò che rendeva Elvis così popolare. "Heartbreak Hotel" fu una hit numero uno. Il suo primo album Elvis Presley stava per diventare un milione di copie vendute. Tuttavia, ciò che sfuggiva a Parker era la realtà che il singolo e l'LP non erano stati acquistati dalle persone che erano venute a vedere Freddy Martin che suonava le melodie dello spettacolo di Broadway Oklahoma o lo shtick di Shecky Greene.

La maggior parte dei critici non è stata gentile. Newsweek descrisse giustamente la sua performance come "una brocca di liquore di mais a una festa di champagne". E qui, nero su bianco, fu rivelato l'errore di Parker: mettere Elvis dove non era ancora il suo posto. Infatti, quando il 28 aprile fu aggiunto uno spettacolo di sabato per gli adolescenti, "era pieno zeppo, con tutti che urlavano e schiamazzavano", ricorda D. J. Fontana.

Tuttavia, anche se queste due settimane devono essere state un duro lavoro per Elvis e la sua band, essi continuarono a lavorare. Le foto scattate in questo periodo mostrano un Elvis grezzo, alle soglie di una celebrità senza pari. Tredici anni dopo, sarebbe tornato come l'intrattenitore più acclamato che il mondo abbia mai conosciuto.