Edward Lear e il gatto: Le avventure di scrittori famosi e dei loro animali domestici

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Titolo originale:

Edward Lear and the Pussycat: The Adventures of Famous Writers and Their Pets

Contenuto del libro:

Dietro ogni grande scrittore c'è un amato animale domestico, che fornisce ispirazione in vita e in morte, e compagnia in quella che spesso è un'esistenza lavorativa solitaria.

Offrono anche servizi pratici, come la protezione personale, anche se a volte possono mangiare le prime bozze o mordere i visitatori. Questo libro rende omaggio a tutti i cani e i gatti, ai corvi e ai pappagallini, alle scimmie e ai porcellini d'India, ai vombati, alle tartarughe e ai due somari ridenti che hanno arricchito la vita dei loro padroni e delle loro padrone, si sono seduti sulle loro tastiere, hanno dormito nei loro letti e, occasionalmente, hanno fornito la scintilla creativa per le loro storie e poesie.

Qui sono raccolte le storie del coniglio di Beatrix Potter, Benjamin Bouncer; dell'orso di Lord Byron; dei sei gatti di T. S. Eliot; del gatto di Camus, Cigarette; del cane di Arthur C Clarke, Sputnik; e della capra di George Orwell, Muriel.

Il fox terrier di Enid Blyton, Bobs, “scriveva” le sue rubriche sulla rivista Teacher's World, mentre il barboncino di John Steinbeck lo accompagnò nel suo viaggio negli Stati Uniti del 1960; le loro imprese furono pubblicate con il titolo Travels with Charley. Agatha Christie dedicò il suo romanzo del 1937, “Dumb Witness”, al suo cane preferito, Peter, il tributo definitivo.