Eduard Benes e Tomas Masaryk: Cecoslovacchia: Le conferenze di pace del 1919-23 e le loro conseguenze

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Titolo originale:

Eduard Benes and Tomas Masaryk: Czechoslovakia: The Peace Conferences of 1919-23 and Their Aftermath

Contenuto del libro:

Ancora più importanti per il futuro dell'Ungheria furono le attività dei sostenitori di uno Stato indipendente di cechi e slovacchi. Tom s Masaryk, professore ceco di filosofia e futuro leader del suo popolo, entro un mese dallo scoppio della guerra era già al lavoro per esercitare pressioni a Parigi e a Londra a favore di una Boemia indipendente, ancora una componente importante dell'Impero austriaco all'interno della Monarchia austro-ungarica, che avrebbe incorporato le regioni prevalentemente slovacche dell'Ungheria settentrionale.

Masaryk, che fu assistito nei suoi sforzi da Eduard Benes, un acerrimo nemico degli Asburgo. In questo modo il nuovo Stato fu effettivamente plasmato prima della Conferenza di pace di Parigi. Ma la Conferenza gettò i semi della successiva distruzione della Cecoslovacchia.

Su una popolazione di quattordici milioni di abitanti, solo nove milioni di cecoslovacchi vivevano nello Stato. Una grande minoranza ungherese scontenta viveva in Slovacchia e l'area a maggioranza polacca di Teschen avvelenava le relazioni ceco-polacche.

Ma la sfida più grande venne dall'ascesa dei nazisti in Germania negli anni Trenta: Masaryk ha sempre sostenuto di non volere tre milioni e mezzo di tedeschi etnici, ma lui e Benes li hanno comunque accettati. Masaryk morì nel 1937 e la Gran Bretagna e la Francia non sostennero i cechi per i Sudeti, il famigerato accordo stipulato a Monaco da Neville Chamberlain e Adolf Hitler.