Echi del silenzio: Avadhut Gita rivisitato

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Titolo originale:

Echoes Of Silence Avadhut Gita Revisited

Contenuto del libro:

Attenzione. Questo non è un altro di quei libri sull'unità che fanno stare bene.

Questo è un fucile a doppia canna che spara alla mente concettuale - una canna è sparata dal grande saggio-mistico indiano Dattatreya (Avadhut) e l'altra da Karl Renz, l'"Avadhut" contemporaneo. Non c'è scampo non solo per la "mente frammentata", ma anche per la "mente intera" illuminata. Sebbene Echoes of Silence possa apparire come la quintessenza di un gioco implacabile di decostruzione della "mente", non si può tuttavia perdere il suo onnipresente nucleo rilassante di Silenzio Paradossale, solo il Silenzio immobile e senza tempo riecheggia e pervade qui, nonostante la raffica di parole "vive" sparate da queste due "entità" anticonformiste separate da secoli e geografie, che apparentemente non hanno molto in comune - eccetto, forse, la loro stessa "inesistenza" Allora, che cosa viene fuori da tutto questo? Maestri inesistenti che blaterano parole vuote a cercatori inesistenti che cercano una liberazione inesistente? Potete voi, come l'uno-che-esiste-ora, accettarlo? Scopritelo voi stessi...

mentre partite per questo viaggio turbolento, con questi due maestri di sconcertante saggezza al timone, attraverso i mari infidi della mente. La sopravvivenza non è garantita - per nessuno E il bello? Si sopravvive, senza lamentarsi.

Se si muore, non ci si può lamentare di nuovo. Non è possibile trovare qui "chi si lamenta" che si lamenta con qualcuno di qualsiasi cosa.

Rimane solo la spensierata beatitudine dell'eterna canzone del duetto di uno... o di nessuno.