Dopo Weegee: saggi sui fotografi ebrei americani contemporanei

Titolo originale:

After Weegee: Essays on Contemporary Jewish American Photographers

Contenuto del libro:

Esaminando una gamma di stili che vanno dalla grintosa sensibilità vernacolare di Weegee (Arthur Fellig) alla sfarzosa teatralità di Annie Leibovitz, Morris analizza dieci fotografi americani, esplorando le relazioni spesso ambivalenti degli artisti con le loro origini ebraiche.

Andando controcorrente rispetto alla maggior parte della critica sull'argomento, Morris sostiene che è difficile etichettare i fotografi ebrei americani come "outsider" o "insider" inequivocabili rispetto alla cultura americana tradizionale. Egli dimostra che è altrettanto difficile assegnare uno stile caratteristico a un gruppo così variegato, che spazia dai fotografi autodidatti a quelli formati nelle scuole d'arte.

In modo eclettico, tuttavia, i fotografi contemporanei evidenziati in After Weegee portano avanti la tradizione documentaristica e di giustizia sociale associata a Sid Grossman, Aaron Siskind e alla Photo League, principalmente ebraica, degli anni Trenta, raccontando i lati negativi della rivoluzione reaganiana degli anni Ottanta. Piuttosto che registrare movimenti o tendenze nell'attuale fotografia ebraico-americana, Morris si concentra in modo approfondito sul lavoro di Bruce Davidson, Jim Goldberg, Mel Rosenthal, Diane Arbus, Lee Friedlander, Allen Ginsberg, Annie Leibovitz, Tyagan Miller e Marc Asnin. Come Weegee, questi fotografi condividono la tendenza all'espressione socialmente informata e l'interesse per l'espressione di sé attraverso le operazioni fotografiche, inevitabilmente modellate da storie di immagini socialmente consapevoli o documentarie.

Muovendosi tra storia della fotografia, storia culturale e letture ravvicinate delle immagini, Morris traccia un filo conduttore tra i fotografi ebrei americani contemporanei, artisti che collegano la costruzione dell'identità personale alla rappresentazione della storia. After Weegee amplia la nostra comprensione del rapporto tra ebraismo e fotografia contemporanea, sfidandoci a guardare con occhi nuovi gran parte di ciò che è stato canonizzato come fotografia moderna, postbellica e d'arte.