Dopo la mappa: Cartografia, navigazione e trasformazione del territorio nel XX secolo

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Titolo originale:

After the Map: Cartography, Navigation, and the Transformation of Territory in the Twentieth Century

Contenuto del libro:

Per la maggior parte del XX secolo le carte geografiche sono state indispensabili. Erano il modo in cui i governi comprendevano, gestivano e difendevano il loro territorio, e durante le due guerre mondiali sono state prodotte a centinaia di milioni.

Cartografi e giornalisti avevano previsto l'alba di un'“età della mappa”, in cui mappe sempre più all'avanguardia sarebbero diventate strumenti di uso quotidiano. Alla fine del secolo, tuttavia, si è verificato un cambiamento decisivo nelle pratiche di mappatura, poiché i metodi dominanti di rilevamento del territorio e di pubblicazione a stampa sono stati sempre più soppiantati dai sistemi di navigazione elettronica. In After the Map (Dopo la mappa), William Rankin sostiene che, sebbene questo cambiamento non abbia reso obsolete le mappe tradizionali, ha cambiato radicalmente la nostra esperienza della conoscenza geografica, passando dalla visione divina della mappa alla soggettività incorporata del GPS.

Allo stesso modo, le vecchie preoccupazioni per la verità e l'obiettività geografica sono state messe in secondo piano da una nuova enfasi sulla semplicità, l'affidabilità e la convenienza. After the Map mostra come questo cambiamento di prospettiva geografica sia in ultima analisi una trasformazione della natura del territorio, sia sociale che politica.