Dopo l'Everest: Un'autobiografia

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Titolo originale:

After Everest: An Autobiography

Contenuto del libro:

Questo classico dell'alpinismo è la storia ispiratrice di un ragazzo tibetano - undicesimo di tredici fratelli - che alleva yak per il padre sulle montagne. Il ragazzo nutriva un unico ardente desiderio: salire un giorno sulla cima della "montagna così alta che nessun uccello può sorvolare", il Monte Everest.

Scappato di casa per due volte, ha perseverato nell'inseguire il suo sogno inafferrabile, avvicinandosi sempre ma restando sempre lontano. La sua fortuna cambiò finalmente all'età di quarant'anni, quando fu selezionato come membro della spedizione britannica del 1953 composta da 400 uomini. In coppia con Edmund Hillary, uno scalatore neozelandese altrettanto dotato, diventarono i primi nella storia dell'umanità a conquistare l'Everest.

Improvvisamente Tenzing divenne famoso in tutto il mondo. Tuttavia, con lo stesso senso di meraviglia, ha affrontato i numerosi progetti che gli si presentavano. Scelse solo quelli che erano appaganti nelle sfide che condivideva generosamente con gli altri. Anche se non è mai diventato un Lama, la sua vita ben vissuta rimane un tributo squillante allo Zen e all'arte dell'alpinismo.

Tenzing Norgay è nato come Namgyal Wangdi in una famiglia di piccoli agricoltori e pastori di montagna. Destinato a diventare un lama in un monastero che gli ha dato il suo nuovo nome, scelse la sua strada nonostante avesse pochi soldi e poca istruzione. Nel 1953, i membri dell'Himalayan Club di Darjeeling derisero un "portatore" che pensava di poter conquistare quella vetta, ma Tenzing, sicuro delle sue capacità, insistette che si sarebbe unito alla squadra di scalatori britannici solo come membro effettivo dell'arrampicata piuttosto che come sherpa.