Donne e pirateria inglese, 1540-1720: Compagne e vittime del crimine

Punteggio:   (4,6 su 5)

Donne e pirateria inglese, 1540-1720: Compagne e vittime del crimine (C. Appleby John)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro è stato molto apprezzato per la sua conoscenza e il suo contenuto coinvolgente sulla pirateria, presentando argomenti forti e una prospettiva accademica che si distingue dalle rappresentazioni popolari. I lettori apprezzano la competenza dell'autore, anche se alcuni esprimono il desiderio di concentrarsi maggiormente su argomenti specifici, come le donne pirata più importanti.

Vantaggi:

Stile di scrittura coinvolgente
autore competente
forti argomentazioni accademiche
uso esaustivo di fonti primarie
amplia le opere precedenti
argomento piacevole.

Svantaggi:

Prezzo elevato
mancanza di citazioni estese da fonti primarie
copertura limitata di singole donne pirata
alcuni lettori hanno ritenuto che non rispondesse alle loro aspettative.

(basato su 4 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Women and English Piracy, 1540-1720: Partners and Victims of Crime

Contenuto del libro:

La pirateria è stata una delle attività criminali più caratterizzate dal punto di vista del genere durante il primo periodo moderno. Come forma di impresa marittima e di criminalità organizzata, ha attirato migliaia di reclute di sesso maschile, le cui imprese hanno acquisito una dimensione globale man mano che l'attività piratesca si diffondeva negli oceani e nei mari del mondo.

Allo stesso tempo, la pirateria ha influenzato la vita delle donne in vari modi. Adottando un approccio nuovo all'argomento, questo studio esplora le relazioni e i contatti tra donne e pirati durante un periodo prolungato di imprese intense e mutevoli. Attingendo a un'ampia serie di prove e basandosi su modelli di attività inglesi e anglo-americani, sostiene che il sostegno delle donne destinatarie e manutentrici era vitale per la persistenza della pirateria nelle isole britanniche almeno fino all'inizio del XVII secolo.

L'emergere della predazione a distanza e globalizzata ebbe conseguenze di vasta portata sull'agency femminile.

Nell'America coloniale, le donne continuarono a svolgere un ruolo nelle reti di supporto per i gruppi misti di pirati e di navigatori. Allo stesso tempo, questi gruppi di predatori stabilirono contatti con donne di varia estrazione nei Caraibi e nell'Oceano Indiano.

In questo modo, l'agenzia femminile faceva parte dell'infrastruttura economica e sociale che sosteneva l'impresa marittima dalla legalità contestata. Ma coesisteva con la vittimizzazione delle donne da parte dei pirati, compresi i corsari di Barberia. Come dimostra il presente studio, l'interazione tra agency e victimhood si è manifestata in una campagna di petizioni che ha sfidato la percezione maschile dello status di vittima delle donne.

Su questo sfondo, il libro esamina anche il ruolo di un piccolo numero di donne pirata, tra cui le vite di Mary Read e Ann Bonny, affrontando al contempo la questione più ampia del limitato reclutamento femminile nella pirateria. JOHN C. APPLEBY è docente senior di Storia presso la Liverpool Hope University.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781783270187
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)