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Fondata nel 1928 come "diario vivente" dal grande architetto e designer milanese Gio Ponti, domus è stata acclamata come la rivista di architettura e design più influente al mondo. Con stile e rigore, ha offerto una copertura costante dei principali temi e movimenti stilistici del prodotto, della struttura, degli interni e del design industriale.
Questa nuova ristampa presenta i punti salienti dei numeri degli anni '60 e documenta i progetti audaci, pratici e belli di un decennio di emozioni futuristiche e di boom della cultura pop. I materiali sintetici e plastici entrano in scena, dando vita a un design radicalmente nuovo, mentre le nozioni convenzionali di eleganza cedono il passo a nuove forme esplorative. Per essere pubblicati sulla rivista, i lavori dovevano offrire funzionalità, chiarezza spaziale, persuasione intellettuale, originalità e/o grazia.
Tra i progetti e i professionisti che sono stati selezionati figurano Ray e Charles Eames, Gae Aulenti, Kenzo Tange, Verner Panton, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Ettore Sottsass, Carlo Scarpa, Angelo Mangiarotti, Cesare Maria Casati ed Eero Saarinen. domus distilled Sette volumi che coprono un arco di tempo che va dal 1928 al 1999 Oltre 4.000 pagine con progetti influenti dei più importanti designer e architetti Layout originali e tutte le copertine, con didascalie che forniscono navigazione e contesto Saggi introduttivi di famosi architetti e designer Ogni edizione è corredata da un'appendice con testi tradotti in inglese, molti dei quali precedentemente disponibili solo in italiano Un indice completo in ogni volume che elenca i nomi dei progettisti e dei produttori.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)