Diversità, inclusione, equità e minaccia alla libertà accademica

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Titolo originale:

Diversity, Inclusion, Equity and the Threat to Academic Freedom

Contenuto del libro:

Non c'è dubbio che la discriminazione basata sul sesso, la razza, l'etnia, la religione o le convinzioni personali non dovrebbe essere tollerata nel mondo accademico. Sorprendentemente, però, negli ultimi anni le politiche di Diversità, Inclusione ed Equità(DIE), ufficialmente introdotte per contrastare la discriminazione, hanno portato sempre più spesso al risultato opposto: l'esclusione di individui che non condividono un'ideologia radicale "woke" sulle politiche identitarie (femminismo, altri attivismi di genere, teoria critica della razza, ecc.), e la soppressione della libertà accademica di discutere tali dogmi. Questa sovversione del mondo accademico - camuffata in stile cavallo di Troia come difesa dei diritti umani universali - è inaccettabile perché il mondo accademico deve essere politicamente neutrale e proteggere la libertà di parola, una pietra miliare dell'attività accademica professionale senza la quale le università come le conosciamo soffocheranno lentamente ma inesorabilmente.

Il nostro scopo è quello di raccogliere in un unico libro alcuni casi particolarmente esemplificativi di questa repressione, a testimonianza di una tendenza onnipresente nella cultura occidentale, irriducibile a poche denunce isolate. I saggi qui contenuti illustrano l'abuso di potere, la censura e la caccia alle streghe in molte università e centri di ricerca in nome del DIE.

Elenco dei coautori in ordine alfabetico: Dorian Abbot, Tomonori Agoh, Gerhard Amendt, Ivar Arpi, David Benatar, Peter Boghossian, Civitas Research Team, David Daz Pardo de Vera, Pedro Domingos, Janice Fiamengo, tienne Forest, Jorge Gibert Galassi, Norman Goldstuck, Jos L. Gonzlez Quirs, Lawrence M. Krauss, Patrick LaBelle, Martn Lpez Corredoira, Heather Mac Donald, Martin Malmgren, Jordan Peterson, Constantin Polychronakos, Erik. J. Olsson, Philip C. Salzman, Alessandro Strumia, Tom Todd, Andrei Yafaev.