Disordine al confine: La guerra civile nelle contee di Cabell e Wayne, West Virginia, 1856-1870

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Titolo originale:

Disorder on the Border: Civil Warfare in Cabell and Wayne Counties, West Virginia, 1856-1870

Contenuto del libro:

Nell'ultima metà degli anni Cinquanta del XIX secolo, le contee della Virginia di Cabell e Wayne furono coinvolte nel dibattito nazionale sulla schiavitù. Situate a pochi passi dallo Stato libero dell'Ohio, alcuni virginiani occidentali praticavano e difendevano la schiavitù, e la conflittualità tra i sostenitori e i contrari all'istituzione aumentò drammaticamente man mano che la nazione si avvicinava alla guerra civile. Quando il conflitto scoppiò nel 1861, il disordine era all'ordine del giorno.

Sebbene la stragrande maggioranza degli elettori delle contee di Cabell e Wayne si opponesse all'ordinanza di secessione, i cittadini più importanti e influenti della zona erano favorevoli a lasciare l'Unione. Quando lo Stato secedette, alcuni di coloro che si erano opposti a questo passo si schierarono con la Virginia piuttosto che con l'Unione. Durante e dopo la Guerra Civile, in questa zona di confine si verificarono decine di scaramucce, raid e scontri armati, e la lunga lotta si concluse solo con la vittoria dei Democratici alle elezioni del 1870.

I sostenitori federali nelle contee di Cabell e Wayne vissero anni di terrore. I loro sforzi per salvare l'Unione e creare il nuovo Stato della Virginia Occidentale e la loro disponibilità a morire per conto del Paese ne garantirono la sopravvivenza al più grande conflitto della storia degli Stati Uniti.