Disarmo e smantellamento nel settore nucleare

Titolo originale:

Disarmament and Decommissioning in the Nuclear Domain

Contenuto del libro:

Dopo l'acquisizione della bomba atomica da parte di cinque Stati, le Nazioni Unite iniziarono a redigere diversi trattati per limitare la proliferazione nucleare. Questi sforzi fallirono, poiché altri quattro Stati si dotarono di armi nucleari. In modo analogo, è stato avviato un tentativo di limitare le armi atomiche, soprattutto all'interno delle due superpotenze.

Sebbene il numero di armi sia diminuito, le nuove bombe prodotte sono più potenti e più precise, il che annulla qualsiasi riduzione del numero. Nel campo dell'uso civile del nucleare, tutti gli impianti nucleari (reattori, fabbriche, ecc.) hanno una durata di vita limitata. Una volta che un impianto viene definitivamente chiuso, queste strutture devono essere disattivate e smantellate.

Queste operazioni sono difficili, lunghe e costose. Inoltre, lo smantellamento genera grandi volumi di rifiuti radioattivi di varie categorie, compresi quelli a lunga vita e ad alta attività. I rischi per l'ambiente e la salute non sono trascurabili durante la disattivazione. L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) e l'Agenzia per l'Energia Nucleare (NEA) dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) hanno prodotto numerose pubblicazioni con raccomandazioni. Ogni Stato ha la propria strategia di disattivazione (immediata o ritardata) e il proprio piano finale per il sito, che si tratti di riportarlo allo stato di greenfield o di ottenere una licenza per un sito nucleare con un monitoraggio secolare.