Dipendenza e devozione nella prima Inghilterra moderna

Titolo originale:

Addiction and Devotion in Early Modern England

Contenuto del libro:

Rebecca Lemon illumina una concezione precedentemente sepolta della dipendenza, come forma di devozione allo stesso tempo lodevole, difficile e straordinaria, che è stata nascosta dal persistente legame moderno della dipendenza con la patologia.

Esaminando le invocazioni del XVI secolo, l'autrice rivela come i primi moderni potessero considerarsi dipendenti dallo studio, dall'amicizia, dall'amore o da Dio. Tuttavia, l'autrice scopre anche la loro concezione della dipendenza come una forma di costrizione che risuona con le moderne definizioni scientifiche.

In particolare, i primi trattati di medicina moderna, le sentenze legali e le polemiche religiose sottolineavano i pericoli della dipendenza dall'alcol in termini di malattia, costrizione e schiavitù. Tuttavia, il rapporto tra queste due concezioni della dipendenza non era semplicemente oppositivo, poiché ciò che unisce questi discorsi è l'enfasi condivisa sulla dipendenza come rovesciamento della volontà. Etimologicamente, la “dipendenza” è un contratto verbale o un impegno, e anche se il pubblico del XVI secolo abbracciava attivamente la dipendenza da Dio e dall'amore, gli scrittori mettevano in guardia contro l'impegno in forme improprie di dipendenza, e il termine divenne sempre più associato alla malattia e alla tirannia.

Esaminando testi canonici come il Doctor Faustus, la Dodicesima notte, l'Enrico IV e l'Otello, insieme a scritti teologici, medici, immaginari e legali, Lemon ripercorre la varietà dei legami di dipendenza della prima età moderna. Anche se le nozioni contemporanee di dipendenza sembrano avere poca somiglianza con i significati iniziali, Lemon sostiene che la comprensione della dipendenza nel primo periodo moderno è rilevante per le nostre concezioni moderne e per i dibattiti sul fenomeno.