Dio senza parti: La semplicità divina e la metafisica dell'assolutezza di Dio

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Dio senza parti: La semplicità divina e la metafisica dell'assolutezza di Dio (E. Dolezal James)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro “Dio senza parti” di James E. Dolezal fornisce una difesa approfondita della dottrina della semplicità divina, affrontando obiezioni sia storiche che moderne. L'autore utilizza risorse teologiche classiche, in particolare gli scritti di Tommaso d'Aquino, per articolare il significato della semplicità divina per la comprensione della natura di Dio. Le recensioni ne sottolineano la chiarezza, la profondità e il rigore intellettuale che richiede ai lettori, anche se alcune critiche notano una mancanza di impegno scritturale e una dipendenza da fondamenti filosofici.

Vantaggi:

Esposizione chiara e approfondita della dottrina della semplicità divina.
Coinvolge i dibattiti teologici storici e contemporanei.
Ben strutturato e organizzato, rende accessibili idee complesse.
Offre profonde intuizioni filosofiche e teologiche, basandosi su pensatori classici come l'Aquinate.
Si rivolge a un vasto pubblico al di là delle linee confessionali.

Svantaggi:

Talvolta denso e difficile da leggere a causa del gergo filosofico.
Le critiche sottolineano la mancanza di solidi riferimenti biblici rispetto alle affermazioni dogmatiche.
Alcuni recensori ritengono che il libro si appoggi molto alla filosofia aristotelica, il che potrebbe allontanare gli scettici di quella tradizione.
Alcuni lettori hanno trovato alcune parti del testo prive di scritture coinvolgenti a sostegno delle sue affermazioni.

(basato su 20 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

God Without Parts: Divine Simplicity and the Metaphysics of God's Absoluteness

Contenuto del libro:

La dottrina della semplicità divina ha svolto a lungo un ruolo cruciale nella comprensione di Dio da parte del cristianesimo occidentale. Essa sostiene che, negando che Dio sia composto da parti, i cristiani sono in grado di spiegare la sua assoluta autosufficienza e la sua sufficienza finale come Creatore assoluto del mondo.

Se Dio fosse un essere composto, allora sarebbe necessario qualcosa di diverso dalla Divinità stessa per spiegare o rendere conto di Dio. Se così fosse, Dio non sarebbe assoluto e non potrebbe conoscere o spiegare adeguatamente se stesso senza fare riferimento a qualcosa di diverso da sé. Questo libro sviluppa questi argomenti esaminando le implicazioni della semplicità divina per l'esistenza, gli attributi, la conoscenza e la volontà di Dio.

Lungo il percorso vi è un'ampia interazione con autori più antichi, come Tommaso d'Aquino e gli scolastici riformati, nonché con filosofi e teologi più recenti. Si cerca di rispondere ad alcune delle critiche attualmente in voga sulla semplicità divina e di riaffermare l'importanza vitale di continuare a confessare che Dio è senza parti, anche nell'ambiente filosofico-teologico moderno.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781610976589
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Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)