Dieci giorni di giungla: Uccelli, bellezza e meditazioni nei Neotropici

Punteggio:   (5,0 su 5)

Dieci giorni di giungla: Uccelli, bellezza e meditazioni nei Neotropici (Nic Korte)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro offre un'avvincente esplorazione dell'ornitologia e della riflessione personale, che si rivolge sia agli appassionati che ai non appassionati. Include vivide descrizioni del mondo naturale, riflessioni personali dell'autore e temi di conservazione e interrogativi esistenziali.

Vantaggi:

Accattivante e accurata rappresentazione delle esperienze di birdwatching.
Narrazione coinvolgente con umorismo e riflessioni personali.
Forte attenzione alla conservazione e alla storia naturale.
Si rivolge a un pubblico ampio, anche a chi non ha familiarità con il birdwatching.

Svantaggi:

Potrebbe non risuonare con i lettori non interessati agli uccelli o alla natura.
Alcune meditazioni personali potrebbero risultare troppo introspettive per alcuni lettori.

(basato su 5 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Ten Jungle Days: Birds, Beauty and Meditations in the Neotropics

Contenuto del libro:

Non dovremmo vivere negli Stati Uniti di Colibria? Che cos'è l'uccello di mare? In che modo i fagioli fritti freddi su cracker costituiscono un pranzo di fantasia? Perché 15 iniezioni di rabbia nello stomaco, 35 anni fa, hanno valore oggi? Come può l'inquinamento dovuto allo sfruttamento delle riserve di petrolio e di gas non essere colpa di nessuno? Come trovare una filosofia di vita coerente con i propri valori e la propria esperienza?

Questi sono alcuni dei temi esaminati da Nic Korte in questo viaggio in una foresta pluviale incontaminata e in una mente riflessiva. Korte intreccia le sue passioni personali con rare esperienze in uno dei pochi luoghi veramente remoti rimasti in America Centrale.

Durante il primo giorno, trascorso nella giungla urbana, Korte prepara la scena. Riflette sul motivo per cui la geografia della Costa Rica, un tempo considerata un ostacolo, è diventata il Paese più amato dell'America centrale. Racconta la storia per lo più pacifica di questo piccolo Paese, compresa la storia del forte arretrato che raccoglie i proiettili e del martirio altruistico di un giovane che fu determinante per scacciare i nordamericani che volevano conquistare, governare e stabilire la schiavitù. Osserva inoltre che la Costa Rica si sta urbanizzando troppo e troppo velocemente, sovrastando alcune delle leggi ambientali più progressiste del mondo.

Una volta nella foresta pluviale, Korte segue la guida del grande ornitologo e ricercatore della verità Alexander Skutch, uno dei più attenti osservatori della fauna e dell'umanità che il mondo abbia mai visto. Korte mette in evidenza non lo studio degli uccelli di Skutch, ma la sua attenta valutazione delle religioni del mondo. Skutch concluse che l'obiettivo di ogni uomo dovrebbe essere quello di raggiungere l'armonia vivendo una vita di apprezzamento e cooperazione. Per quanto questa filosofia possa sembrare bella, Skutch vedeva il mondo con equanimità e scriveva: "I fili blu della felicità e i fili rossi del dolore sono così strettamente intrecciati nel tessuto della vita che... nemmeno i più saggi e i migliori di noi riescono a districarli".

Korte descrive la sua personale ricerca di essere equanime come Skutch, pur lottando per il significato e la felicità. Applica una percezione e una valutazione mature ai ricordi dell'infanzia, come una vigilia di Natale rovinata dalla malattia mentale della famiglia. Combatte la sua introspezione con i suoi desideri gemelli nella foresta pluviale: notare tutto e trovare specie raramente viste, come le antilocapre e le antilocapre nere. Sebbene siano residenti tutto l'anno in una Costa Rica molto frequentata e ricca di uccelli, questi ultimi si intravedono solo poche volte all'anno, se non addirittura mai. I lettori partecipano al brivido della sua caccia ai rari uccelli e provano un'esultanza paragonabile a quella che si prova guardando la squadra del cuore vincere un campionato. Allo stesso tempo, Korte riflette su quanto siano fugaci le sensazioni di successo e se il nostro pianeta sarà in grado di fornire le stesse esperienze alle generazioni future.

Il viaggio naturale va oltre gli uccelli, perché ci sveglia il sangue disegnato dai denti affilati di un mammifero della giungla. E che dire di uno strano anfibio simile a un verme viola che vive perlopiù sottoterra ma partorisce piccoli vivi, o di una rana nero carbone con un muso così stretto che si potrebbe pensare che non riesca a mangiare affatto? Tamanduas, curassows, scriccioli, un simpatico tapiro e il letale fer-de-lance compaiono in questo libro avvincente. Nel capitolo conclusivo Korte parla della morte e di come la curiosità spinga la sua voglia di vivere. Riassume splendidamente la sua vita concludendo con un cenno a Darwin: "Ho riconosciuto e gioito profondamente della presenza di una bellezza inimmaginabile. Ho provato le emozioni più calde e vere, soprattutto il sentimento dell'amore. C'è stata molta grandezza e c'è ancora molta grandezza. Non voglio andarmene".

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781977225412
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida

Acquisto:

Attualmente disponibile, in magazzino.

Lo compro!

Altri libri dell'autore:

Dieci giorni di giungla: Uccelli, bellezza e meditazioni nei Neotropici - Ten Jungle Days: Birds,...
Non dovremmo vivere negli Stati Uniti di Colibria?...
Dieci giorni di giungla: Uccelli, bellezza e meditazioni nei Neotropici - Ten Jungle Days: Birds, Beauty and Meditations in the Neotropics

Le opere dell'autore sono state pubblicate dai seguenti editori:

© Book1 Group - tutti i diritti riservati.
Il contenuto di questo sito non può essere copiato o utilizzato, né in parte né per intero, senza il permesso scritto del proprietario.
Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)