Di re e di cose: Strani racconti e poesie decadenti del conte Eric Stanislao Stenbock

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Titolo originale:

Of Kings and Things: Strange Tales and Decadent Poems by Count Eric Stanislaus Stenbock

Contenuto del libro:

Un'introduzione allo scrittore decadente Stanislao Eric Stenbock per il lettore comune, con racconti morbosi, poesie suicide e un saggio autobiografico.

Descritto da W. B. Yeats come "studioso, conoscitore, ubriacone, poeta, pervertito, il più affascinante degli uomini", il conte Stanislao Eric Stenbock (1860-1895) è sicuramente il più grande esemplare del movimento decadente della fine del XIX secolo.

Amico di Aubrey Beardsley, mecenate dello straordinario artista preraffaellita Simeon Solomon e contemporaneo di Oscar Wilde, Stenbock morì a trentasei anni a causa della sua dipendenza dall'oppio e dell'alcolismo, dopo aver pubblicato solo tre esili volumi di poesie suicide e una raccolta di racconti morbosi.

Stenbock era un omosessuale convertito al cattolicesimo romano e proprietario di un serpente, un rospo e un bassotto di nome Trixie. Si dice che verso la fine della sua vita fosse accompagnato ovunque da una bambola di legno a grandezza naturale che credeva essere suo figlio. Le sue poesie e le sue storie sono piene di temi bizzarri, soprannaturali, mistici e satanici; le edizioni originali dei suoi libri sono molto ricercate dai collezionisti di letteratura recherch.

Of Kings and Things è la prima introduzione agli scritti di Stenbock per il lettore comune, e offre quindici racconti, otto poesie e un saggio autobiografico di questa complessa figura.