Di miti e movimenti - Riscrivere il Chipko nella storia dell'Himalaya

Titolo originale:

Of Myths and Movements - Rewriting Chipko into Himalayan History

Contenuto del libro:

Il movimento Chipko è emerso all'inizio degli anni '70 nella regione del Garhwal, nell'Himalaya indiano. Nel tentativo di attirare l'attenzione sulla difficoltà di sostenere i propri mezzi di sussistenza nella regione, le comunità locali si impegnarono in una protesta abbracciando gli alberi destinati all'abbattimento nelle foreste commerciali di proprietà dello Stato.

Quando la storia di queste proteste si è diffusa in India e nel mondo, Chipko è stato trasformato in un simbolo luminoso dell'attivismo di base. Ironia della sorte, man mano che la storia di Chipko veniva abbracciata in tutto il mondo da ecologisti, ecofemministi, politici e accademici, si scollegava sempre più dalla realtà che aveva dato origine alle proteste originali. Chipko esiste ora come un mito, tenuemente legato a uno spazio immaginario dell'Himalaya che rappresenta il regno senza tempo della natura incontaminata e della semplice vita contadina - il terreno che sfugge alla storia.

O, nel linguaggio più prosaico dei politici, è una delle tante “perturbazioni” emerse da una regione montuosa che, dalla fine del 1800, è stata caratterizzata come “arretrata” o “isolata”. Questo libro riporta il movimento Chipko dal regno del mito al mondo della storia geografica.

Traccia le modalità di amministrazione e di intervento politico nella regione attraverso le fasi pre-coloniale, coloniale e post-coloniale e rivela come la sua biogeografia sia stata plasmata da diverse lotte per le risorse, i mezzi di sussistenza e l'autonomia. Chipko, se visto nel contesto della sua storia geografica, dimostra che la questione della sostenibilità nel Garhwal, o in qualsiasi altro regno “arretrato” o “incontaminato” del mondo, si basa più sulla comprensione dei processi democratici sostanziali che sulla necessità di rendere eroi o cattivi coloro che partecipano ai movimenti attivisti.