Decolonizzare lo studio della Palestina: Prospettive indigene e colonialismo dei coloni dopo Elia Zureik

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Titolo originale:

Decolonizing the Study of Palestine: Indigenous Perspectives and Settler Colonialism after Elia Zureik

Contenuto del libro:

La scrittura sulla Palestina e sui palestinesi continua a essere controversa. Fino alla fine degli anni '80, la questione della Palestina è stata affrontata attraverso le teorie sociali occidentali apparse dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Ciò ha conferito ai coloni europei la missione di guidare i nativi "arretrati" della Palestina verso la modernità. Tuttavia, a partire dal lavoro dello studioso palestinese Elia Zureik, lo studio di Israele e delle "relazioni etniche" in Palestina-Israele è stato radicalmente modificato. Partendo dal lavoro di Zureik, questo libro studia il progetto coloniale in Palestina e come ha trasformato la vita dei palestinesi.

Zureik aveva sostenuto che Israele fosse il prodotto di un processo di colonizzazione e che quindi dovesse essere studiato con gli stessi concetti e le stesse teorizzazioni di Sudafrica, Rhodesia, Australia e altre società coloniali. Egli rifiutava anche la superiorità morale e di civiltà dei coloni europei.

Sviluppando questo lavoro, i collaboratori qui presenti sostengono che il colonialismo non è solo un sistema politico-economico, ma anche un "modo di vivere" e una coscienza, che ha conseguenze di vasta portata sia per i coloni che per la popolazione indigena. In 13 capitoli (oltre all'introduzione e alla postfazione), il libro affronta temi quali il colonialismo dei coloni, l'espropriazione, il muro di separazione, le tecnologie di sorveglianza, le metodologie di decolonizzazione e la resistenza popolare.

Composto per la maggior parte da studiosi palestinesi e di origine palestinese, è il primo libro in cui i palestinesi autoctoni non si limitano a "rispondere", ma mirano principalmente a gettare le basi per una ricerca decoloniale sulle scienze sociali in Palestina.