Punteggio:
Il libro presenta una raccolta di saggi che esplorano temi legati alla teologia riformata, alla teologia dell'alleanza e all'interpretazione biblica. Molti recensori trovano l'opera stimolante e ben studiata, che fornisce nuovi spunti di riflessione sui passi dell'Antico Testamento e sul ruolo dei sacramenti. Tuttavia, ci sono recensioni contrastanti sulla chiarezza e la coesione dei saggi, con alcuni critici che sottolineano problemi di ripetizione e la necessità di argomenti più concisi.
Vantaggi:⬤ Interpretazioni rinfrescanti e convincenti dei testi biblici.
⬤ Solide prove bibliche e argomentazioni coinvolgenti su temi complessi.
⬤ Tra i collaboratori ci sono teologi di fama, che offrono spunti preziosi, in particolare sulla teologia dell'alleanza e sull'efficacia sacramentale.
⬤ Apre nuove strade per la ricerca e la comprensione dell'Antico Testamento.
⬤ Stimolante raccolta di saggi che offrono prospettive diverse.
⬤ Alcuni saggi sono ripetitivi o eccessivamente lunghi, causando una mancanza di coesione.
⬤ Il tema della Visione federale è controverso, con alcuni recensori che si oppongono fermamente alle sue implicazioni teologiche.
⬤ La necessità di conoscenze di base può ostacolare la comprensione da parte dei neofiti di queste discussioni teologiche.
⬤ Alcune affermazioni sui sacramenti e sulla chiarezza della teologia riformata sono contestate dai critici.
(basato su 22 recensioni dei lettori)
Darius, Artaxerxes, and Ahasuerus in the Bible
In questo studio, James Jordan spiega perché i re persiani chiamati Dario, Assuero e Artaserse nei libri di Esdra, Neemia ed Ester sono la stessa persona. Non si tratta di una comprensione nuova. Molti commentatori recenti sono così sicuri che Assuero sia il re che i greci chiamavano Serse e che Artaserse sia Artaserse Longimano. James Jordan, tuttavia, dimostra che l'identificazione comune di questi re è problematica e che la comprensione della loro identità comune getta una luce considerevole sulla nostra comprensione della storia della redenzione.
Estratto da Dario, Artaserse e Assuero nella Bibbia.
"Se la mia tesi è corretta, emergono diverse cose. In primo luogo, diventa chiaro che non c'è stato alcun "decreto di ricostruzione di Gerusalemme" emanato da Artaserse Longimano, perché quell'Artaserse successivo non è l'Artaserse (Dario) di Neemia. Pertanto, la "parola" di cui si parla in Daniele 9:25 deve essere il decreto di Ciro. In secondo luogo, diventa chiaro che, come Ciro era un nuovo Davide, così Dario è un nuovo Salomone. È Dario che costruisce il Tempio, Dario-Artaxerse che costruisce Gerusalemme e Dario-Asuero che sposa una sposa ebrea e protegge il popolo ebraico, il che crea un'ampia analogia tra i libri di Ester e del Cantico di Salomone. In terzo luogo, supponendo per un momento che Cronache-Esdra-Neemia siano state concepite come un unico libro con un'unica storia, allora il piano di quel grande libro diventa chiaro: la progressione da Davide a Salomone e ai suoi successori ribelli viene riproposta come fondamento tipologico per la nuova progressione storica da Ciro a Dario e ai loro successori ribelli sia nell'impero che nella terra".
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)