Dare forma ai paesaggi culturali: Collegare l'agricoltura, l'artigianato, l'edilizia, i trasporti e le strategie di resilienza

Titolo originale:

Shaping Cultural Landscapes: Connecting Agriculture, Crafts, Construction, Transport, and Resilience Strategies

Contenuto del libro:

Qualsiasi attività richiede un dispendio di energia e, quanto più grandi sono le dimensioni delle imprese, tanto più è necessaria una pianificazione attenta e strategica in anticipo. Concentrandosi sul lavoro degli esseri umani e degli altri animali, i contributi di questo volume indagano, attraverso un'ampia gamma di contesti, come le popolazioni del passato riuscissero a svolgere i loro molteplici compiti quotidiani rimanendo resilienti in previsione di eventi e periodi avversi.

Ogni articolo analizza il fabbisogno di risorse di attività combinate, dall'agricoltura al commercio, da molti mestieri diversi alla costruzione di case ed edifici monumentali, e il modo in cui le risorse disponibili venivano impiegate con successo. Vengono utilizzati set di dati multistrato per illuminare le numerose reti interconnesse di esseri umani e risorse che hanno avuto un impatto sulle attività quotidiane delle persone, ma anche per discutere le relazioni economiche, culturali e socio-politiche nel corso del tempo in diverse regioni.

Ognuno di noi si è proposto di discutere prospettive inedite in cui il paesaggio nel suo senso più ampio è collegato a prospettive architettoniche e/o artigianali interdisciplinari. I paesaggi rurali e la loro popolazione costituivano la spina dorsale delle società preindustriali. L'analisi dell'"entroterra" rurale, dei fulcri delle città e di altri luoghi centrali (spesso caratterizzati da un'architettura monumentale) e della comunicazione tra di essi è essenziale per gli articoli di questo volume. Questi diversi agenti e fenomeni e le loro connessioni sono fondamentali per comprendere come le unità politiche funzionassero a diversi livelli socialmente interconnessi.

Gli approcci dal basso verso l'alto possono dissolvere le concezioni "monolitiche" delle società, le dicotomie élite-lavoratori/contadini e centro/rurali, perché i molti gruppi sociali dipendevano gli uni dagli altri, anche se forse in misura diseguale a seconda del contesto.