Dalla conquista alla deportazione

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Titolo originale:

From Conquest to Deportation

Contenuto del libro:

Questo libro parla di una regione ai margini dell'impero, che né la Russia zarista, né l'Unione Sovietica, né di fatto la Federazione Russa, sono mai riuscite a controllare veramente.

A partire dal XIX secolo, analizza le varie strategie dello Stato per affermare il proprio dominio su popolazioni molto resistenti ai cambiamenti imposti dall'esterno, che spesso ricorrevano alle armi per resistere alle interferenze nelle loro pratiche e credenze religiose, nei loro costumi tradizionali e nei loro modi di vita. Jeronim Perovic offre un importante contributo alla nostra conoscenza della prima era sovietica, un periodo cruciale ma trascurato della travagliata storia di questa regione.

Negli anni Venti e Trenta, i vari popoli di questa regione prevalentemente musulmana entrarono per la prima volta in contatto con uno Stato modernizzatore, che richiedeva non solo una lealtà incondizionata ma anche una partecipazione attiva al progetto di “trasformazione socialista”. Attingendo a documenti inediti provenienti dagli archivi russi, Perovic indaga sui cambiamenti apportati dalla politica russa e spiega perché, dal punto di vista di Mosca, questi tentativi di modernizzazione fallirono, spingendo infine la leadership staliniana a esiliare con la forza i ceceni e gli altri caucasici del Nord in Asia centrale nel 1943-4.