Dadibaajim: Tornare a casa attraverso la narrazione

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Titolo originale:

Dadibaajim: Returning Home Through Narrative

Contenuto del libro:

Le narrazioni Dadibaajim sono della e dalla terra, nascono dall'esperienza e dall'osservazione. Invocando questa metodologia critica Anishinaabe per l'insegnamento e l'apprendimento, Helen Agger documenta e rivendica la storia, l'identità e il diritto intrinseco degli Anishinaabeg Namegosibii alla cura, all'uso e all'occupazione delle loro terre d'origine di Trout Lake.

Quando la madre di Agger, Dedibaayaanimanook, nacque nel 1922, la comunità aveva contatti limitati con i coloni euro-canadesi e viveva ancora nel proprio territorio secondo migrazioni stagionali lungo le rotte dell'agricoltura, della caccia e della pesca. Negli anni '40, il colonialismo era in pieno svolgimento: lo sviluppo idroelettrico aveva provocato grandi inondazioni nei territori tradizionali, i coloni avevano invaso il Lago delle Trote per le sue risorse, il turismo e il potenziale ricreativo, e gli Anishinaabe Namegosibii erano stati costretti a lasciare le loro terre d'origine nel territorio del Trattato 3, nell'Ontario nord-occidentale. Agger ha raccolto un archivio di liste di pagamento del trattato, registri di censimento e il lavoro di antropologi influenti come A.

I. Hallowell, ma le narrazioni dadibaajim di otto membri della comunità che abbracciano tre generazioni costituiscono il cuore di questo libro.

I dadibaajim forniscono la struttura che riempie i silenzi e le omissioni della documentazione coloniale. Inserite nella lingua e nell'epistemologia anishinaabe, registrano il modo in cui la gente di Namegosibiing ha vissuto l'invasione delle forze interconnesse del colonialismo e del neoliberismo globalizzato nelle loro vite e nelle loro terre d'origine.

In definitiva, Dadibaajim è un messaggio su come tutti gli esseri umani possano vivere bene sulla terra.