Cultura dello stupro

Titolo originale:

Rape Culture

Contenuto del libro:

Le rivelazioni e le accuse di molestie e aggressioni sessuali nel Parlamento australiano hanno suscitato reazioni furiose. I leader politici hanno cercato di limitare i danni facendo riferimento alla mancanza di accuse penali, resistendo a una discussione sulla misoginia radicata.

I sostenitori delle sopravvissute agli abusi vedono in questo una continuazione della lunga storia di normalizzazione degli abusi sulle donne, perpetuati attraverso meccanismi legali e l'esercizio del potere. Questa impasse rappresenta il funzionamento di una “cultura dello stupro” in cui l'abuso delle donne è accettato come un fatto comune. Le teorie psicologiche sulla repressione sono state utilizzate in modo improprio, contribuendo al riciclaggio della cosiddetta teoria dei “falsi ricordi”, in base alla quale il ricordo del trauma viene visto come inventato, forse impiantato dai terapeuti.

È preoccupante che questa complessa questione venga ventilata da giornalisti, politici e avvocati senza alcuna comprensione clinica del trauma, della memoria e delle implicazioni per il sostegno. Le donne non devono essere rappresentate come mentalmente instabili, inaffidabili o governate dai loro ormoni, mentre i loro abusatori si rifugiano in legalismi, offuscamenti e nell'oscura arte del calcolo politico.