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Il libro “Disaster Culture” di Button esamina le tattiche ideologiche impiegate dalle agenzie governative, dalle aziende e dalle organizzazioni civiche nel contesto dei disastri, sottolineando la manipolazione dell'incertezza affrontata dalle vittime dei disastri. Attraverso una metodologia etnografica, l'autore critica le dinamiche di potere in gioco e invoca un cambiamento fondamentale nel modo in cui i disastri vengono concettualizzati e gestiti.
Vantaggi:Il libro offre un'esplorazione profonda e significativa di come l'incertezza viene costruita e manipolata negli scenari di disastro. Presenta una critica ben studiata dei ruoli svolti dai vari attori durante i disastri e sottolinea la necessità di responsabilità e di migliori tecnologie nella gestione dei disastri. La formazione antropologica dell'autore conferisce credibilità alla metodologia etnografica utilizzata. Le implicazioni per le problematiche ambientali e la gestione dei disastri ne fanno un contributo significativo al settore.
Svantaggi:Alcuni lettori potrebbero trovare impegnativo o denso il focus del libro sul discorso accademico e sulla metodologia. Inoltre, coloro che non sono specificamente interessati agli studi sulle catastrofi o alle questioni ambientali potrebbero trovare il contenuto meno relazionabile. La critica al comportamento delle aziende e dei governi potrebbe anche risultare eccessivamente pessimistica per alcuni.
(basato su 2 recensioni dei lettori)
Disaster Culture: Knowledge and Uncertainty in the Wake of Human and Environmental Catastrophe
Quando si verifica un disastro, si svolge un rituale: una marea di esperti, burocrati e analisti si precipitano sulla scena.
Le tragedie personali vengono rappresentate in una raffica di notizie dai media.
Sul posto, regnano confusione e incertezza. In questo importante studio comparativo, Gregory Button attinge a tre decenni di ricerche sulle più famose calamità umane e ambientali per aprire nuove strade nella comprensione di questi momenti di caos. Spiega come le aziende, le agenzie statali, le organizzazioni sociali e altri attori tentino di controllare la narrazione dei disastri, adottando strategie di pubbliche relazioni che possono minimizzare o amplificare il senso di incertezza al fine di promuovere obiettivi politici e programmatici. L'autore dimostra che i disastri non sono eventi isolati e offre un resoconto olistico delle dinamiche politiche dell'incertezza in tempi di calamità.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)