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Critically Sovereign: Indigenous Gender, Sexuality, and Feminist Studies
Sovranità critica traccia i modi in cui il genere è inestricabilmente parte della politica indigena e dell'imperialismo e colonialismo statunitense e canadese. I contributi mostrano come il genere, la sessualità e il femminismo lavorino come forze co-produttive della sovranità, dell'autodeterminazione e dell'epistemologia dei nativi americani e indigeni.
Diversi saggi utilizzano una serie di testi letterari e giuridici per analizzare la produzione dello spazio coloniale, la biopolitica dell'"indianità" e le collisioni tra teoria queer e colonialismo all'interno degli studi indigeni. Altri studi si occupano della criminalizzazione da parte del governo statunitense delle forme tradizionali di matrimonio e sessualità Din, del cambiamento della concezione di mascolinità del popolo I upiat nel momento in cui abbraccia i processi di globalizzazione, della legge sul matrimonio omosessuale delle Hawaii e delle storie di donne indigene che si innamorano di esseri non umani come animali, piante e stelle. Seguendo la politica del genere, della sessualità e del femminismo in questi diversi contesti storici e culturali, gli autori mettono in discussione e riformulano il pensiero sulla conoscenza indigena, la nazione, la cittadinanza, la storia, l'identità, l'appartenenza e le possibilità di un futuro decoloniale.
Collaboratori. Jodi A.
Byrd, Joanne Barker, Jennifer Nez Denetdale, Mishuana Goeman, J. Kē haulani Kauanui, Melissa K.
Nelson, Jessica Bissett Perea, Mark Rifkin.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)