Critica, spettacolo e passioni nel XVIII secolo

Titolo originale:

Criticism, Performance, and the Passions in the Eighteenth Century

Contenuto del libro:

La grande arte si basa sulle emozioni.

Nel XVIII secolo, e soprattutto per il palcoscenico inglese, i critici svilupparono una sensibilità sia per le passioni di uno spettacolo sia per quelle che chiamavano le transizioni tra queste passioni. Erano queste transizioni cruciali, scritte dagli autori ed eseguite dagli attori, che potevano rendere bello Re Lear, terrificante Amleto, esilarante Archer ed elettrizzante Zara.

James Harriman-Smith recupera un modo perduto di apprezzare il teatro come un insieme di transizioni che producono contemporaneamente spettacoli iconici e dinamici; momenti affascinanti in cui tutto sembra possibile. Offrendo nuove letture e interpretazioni della tragedia shakespeariana e settecentesca, della teoria storica della recitazione e della critica dei primi personaggi, questo volume dimostra come la preoccupazione per la transizione leghi il teatro a tutto, dalla poesia lirica alla scienza newtoniana, dalle belle arti all'indagine scettica sulla natura del sé.