Cristianesimo: Un'introduzione

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Titolo originale:

Christianity: An Introduction

Contenuto del libro:

La fede cristiana ha la fedeltà di un terzo della razza umana. È riuscita a influenzare la civiltà a tal punto che oggi diamo quasi per scontata la sua esistenza.

Eppure sarebbe potuto essere tutto così diverso. Il cristianesimo è iniziato con le parole e le azioni del figlio di un oscuro falegname di un villaggio, che morì di una vergognosa morte da criminale per mano degli occupanti romani del suo Paese: esso stesso un insignificante avamposto del potente Impero dominante. La febbrile terra della Palestina biblica, inondata di aspettative apocalittiche di liberazione dai suoi dominatori stranieri, non era certo a corto di veggenti e profeti che sostenevano di aver ricevuto visioni da Dio.

Tuttavia, i seguaci di quest'uomo pensavano che fosse diverso: così diverso, infatti, che alcuni anni dopo la sua morte e l'asserita resurrezione insistevano scandalosamente non solo sul fatto che fosse stato mandato da Dio, ma che "fosse" Dio. Come una setta di provincia, con le sue idee apparentemente scandalose, sia diventata prima la religione dell'Impero Romano e poi, nel corso di 2000 anni, il credo di miliardi di persone, è la storia improbabile che questo libro racconta.

È una storia di liberi pensatori, di frati, di fanatici e di focosi; e dei laici (non solo dei chierici o dei potenti) che hanno costituito la grande massa dei cristiani nel corso dei secoli. Molte introduzioni al cristianesimo sono scritte da cristiani, per cristiani.

Questo elegante testo, al contrario, mostra che la storia della religione, sebbene spesso gloriosa, non è quella di un progresso senza ostacoli, ma qualcosa di ancora più notevole, imperfetto e umano.