Crimini di guerra discretamente velati

Titolo originale:

War Crimes Discreetly Veiled

Contenuto del libro:

Grazie a quella che è stata definita “la cortina di ferro del silenzio discreto”, alla fine della Seconda guerra mondiale si è verificata un'accettazione apparentemente unanime della proposta giuridica, allora nuova, secondo cui un accusatore è una persona adatta ad agire come giudice delle proprie accuse. Dopo circa due anni, tuttavia, vennero pubblicati in questo Paese due piccoli libri, scritti contemporaneamente e indipendentemente, che contestavano questa proposizione in quanto contraria ai principi giuridici consolidati e al buon senso, Epitaph on Nuremberg di Montgomery Belgion e Advance to Barbarism dell'autore del presente libro, F.

J. P. Veale.

Versioni ampliate di entrambi i libri sono state successivamente pubblicate negli Stati Uniti, il libro di Montgomery Belgion con il titolo Victor's Justice nel 1949 e il libro di Veale con il suo titolo originale nel 1953. Che questi libri, e altri troppo numerosi da citare, pubblicati sia qui che all'estero, abbiano contribuito a un graduale cambiamento dell'opinione pubblica è suggerito dal fatto che prima della fine di giugno 1957, l'ultimo dei prigionieri tedeschi condannati da un tribunale britannico come criminali di guerra era stato rilasciato.