Cose razziali, forme razziali: L'oggettualità nella poesia asiatico-americana d'avanguardia

Cose razziali, forme razziali: L'oggettualità nella poesia asiatico-americana d'avanguardia (Jonghyun Jeon Joseph)

Titolo originale:

Racial Things, Racial Forms: Objecthood in Avant-Garde Asian American Poetry

Contenuto del libro:

In "Racial Things, Racial Forms", Joseph Jonghyun Jeon si concentra su un gruppo di poeti asiatico-americani contemporanei, Theresa Hak Kyung Cha, Myung Mi Kim, Mei-mei Berssenbrugge e John Yau, che rifiutano molte delle caratteristiche della scrittura tradizionale delle minoranze, in particolare il linguaggio della politica dell'identità, che tende a sfidare l'emarginazione politica senza contestare ipotesi più fondamentali sulla costruzione della forma razziale. Nei vari trattamenti delle "cose" (cioè degli oggetti d'arte) da parte dei poeti, si assiste alla confluenza di fattori finora separati: l'interesse delle avanguardie per l'oggettualità e la questione razziale dell'oggettivazione.

Riformulando le indagini avanguardistiche sulle "cose" in domande sul modo in cui il discorso americano visualizza la razza "nel" e "sul" corpo, questi poeti criticano implicitamente le modalità dominanti di visibilità razziale, cercando alternative alle posizioni non riflessive che la politica dell'identità spesso riproduce inconsapevolmente. Al centro del progetto di Jeon c'è l'ipotesi che la forma razziale sia continuamente ricalibrata per eludere le ambiguità e le ambivalenze ideologiche della cultura contemporanea. Così, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sul tema dell'interiorità e dell'esperienza individuale, "Racial Things, Racial Forms" utilizza anche la calcolata stranezza dell'oggetto artistico d'avanguardia come occasione per enfatizzare la stranezza fisica e visiva dei costrutti razziali, come una serie di fenomeni contemporanei in continua evoluzione che dialogano con la loro eredità storica, ma non la determinano completamente.

In questo studio critico, Jeon sostiene che, invocando l'"estraneità" di un oggetto artistico d'avanguardia come modo per comprendere l'alterità razziale, questi scrittori modellano la possibilità di una politica razziale post-identitaria che mette in discussione il modo in cui la razza viene fondamentalmente visualizzata. Oltre a interessare gli studi sull'Asia e sulla razza nella letteratura americana, "Racial Things, Racial Forms" si rivolge ai lettori interessati alla poesia, all'arte e alla cultura visiva contemporanee, prestando particolare attenzione alle intersezioni tra arte letteraria e visiva".

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781609380861
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2012
Numero di pagine:240

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)