Cosa rende un'assemblea? Storie, esperimenti e indagini

Titolo originale:

What Makes an Assembly?: Stories, Experiments, and Inquiries

Contenuto del libro:

Un'indagine interdisciplinare sulle pratiche e le forme del fare assemblee, attraverso tempi e geografie diverse.

In che modo l'organizzazione spaziale e l'architettura delle assemblee promuovono o ostacolano il dibattito e il processo decisionale collettivo? Quali sono i dispositivi materiali, retorici e affettivi coinvolti nelle forme di assemblaggio? Attraverso quali copioni e rituali un'assemblea diventa un collettivo effimero o un'istituzione?

Dalle pratiche ancestrali nei territori indigeni del Brasile all'eredità dimenticata delle assemblee comunali dell'Europa medievale, dagli esperimenti globali di democrazia radicale alla storia materiale dei parlamenti "dall'alto" e "dal basso", Forms of Assembly fa della forma dell'assemblea l'oggetto specifico di un'indagine interdisciplinare. Esplorando e intrecciando gli aspetti estetici, antropologici, storici e politici del fare assemblea, si interroga sulle implicazioni delle forme sul nostro immaginario politico e sulla nostra agency, mettendo in discussione i modi in cui le persone si riuniscono e il modo in cui queste forme di riunione modellano il loro modo di pensare, parlare e agire insieme.

Forms of Assembly presenta testi commissionati e conversazioni con artisti, architetti, teorici della cultura, scienziati sociali e organizzatori che forniscono prospettive originali sul tema, oltre a una selezione di progetti di assemblaggio sperimentali, tra cui tre nuove proposte concepite appositamente per la pubblicazione.

Testi di Ayreen Anastas e Rene Gabri, Hans Asenbaum, Jean-Godefroy Bidima, Patrick Boucheron, Manolo Callahan, Franois Coorens, Pascale Dufour, Tallulah Frappier, Delphine Gardey, Stacey Liou.

Conversazioni con Frdrique At-Touati, Piersandra di Matteo e Florian Malzacher; Sandra Benites, Ana Terra Yawalapiti e Pablo Lafuente; Laura Lavin e Alana Gerecke; Catherine Malabou e Laurent Jeanpierre, Charlotte Malterre-Barthes e Markus Miessen, Philippe Urfalino e Laurent Jeanpierre.

Con contributi di Markus Miessen, Aleksandra Wasilkowska, raumlabor, Andreas Angelidakis, Decolonizing Architecture Art Research (DAAR), G1000, Sandi Hilal, Bruno Latour, Jonas Staal, Sumayya Valli.