Cosa dicono i cartelli: linguaggio, gentrificazione e creazione di luoghi a Brooklyn

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Titolo originale:

What the Signs Say: Language, Gentrification, and Place-Making in Brooklyn

Contenuto del libro:

Anche se non pensiamo di notarle, le vetrine dei negozi e le loro insegne sono significative e l'impatto che hanno sulle persone è notevole. What the Signs Say sostiene che il linguaggio pubblico delle vetrine è una componente fondamentale per la creazione del luogo conosciuto come Brooklyn, New York. Utilizzando un campione di oltre duemila vetrine e oltre un decennio di osservazioni e interviste etnografiche, lo studio traccia due tipi molto diversi di insegne commerciali locali di Brooklyn. Le caratteristiche uniche e coerenti di molte parole, caratteri grandi e ripetizione che costituiscono le insegne della vecchia scuola segnano e producono un luogo aperto e inclusivo. Al contrario, gli elementi linguistici delle insegne della New School, come la brevità e i giochi di parole, segnalano non solo l'arrivo della gentrificazione, ma anche il rifacimento di Brooklyn come luogo distintivo ed esclusivo.

Shonna Trinch e Edward Snajdr, rispettivamente sociolinguista e antropologo, mostrano come le convinzioni e le idee che le persone assumono come verità sulla lingua e sui suoi parlanti siano dispiegate in questi diversi tipi di segni. Presentano inoltre approfonditi casi di studio etnografici che rivelano come la gentrificazione e la riqualificazione aziendale a Brooklyn siano intimamente connesse alla comunicazione pubblica, alle pratiche di alfabetizzazione, alla trasformazione della maternità e dei ruoli di genere, alle nozioni di conservazione storica, alla pianificazione urbana e ai sistemi di privilegio. Lungi dall'essere periferiche o irrilevanti, le insegne dei negozi dicono a gran voce che il linguaggio esposto in pubblico è sempre importante.

Questo libro è stato insignito del 2021 Norman L. and Roselea J. Goldberg Prize della Vanderbilt University Press per il miglior libro nell'area dell'arte o della medicina.