Corpi in scena: La malattia femminile nella letteratura e nel cinema italiani (1860-1920)

Corpi in scena: La malattia femminile nella letteratura e nel cinema italiani (1860-1920) (Catherine Ramsey-Portolano)

Titolo originale:

Performing Bodies: Female Illness in Italian Literature and Cinema (1860-1920)

Contenuto del libro:

Corpi in scena: Female Illness in Italian Literature and Cinema (1860-1920) esplora le variazioni nella rappresentazione della malattia femminile nella letteratura italiana fin de siecle e nel primo cinema. Catherine Ramsey-Portolano inizia il suo studio con una panoramica delle teorie ottocentesche sull'inferiorità femminile e sui disturbi nervosi, in particolare l'isteria.

Il discorso scientifico e filosofico del XIX secolo sul corpo delle donne, che si concentrava sulle funzioni e sulle disfunzioni biologiche femminili, si accompagnava a un'abbondante rappresentazione letteraria fin de siecle della malattia femminile, un tema che si è trasferito anche nel genere cinematografico dei film di diva degli anni Dieci. L'analisi di Ramsey-Portolano dei testi letterari italiani di fine secolo analizza innanzitutto i romanzi in cui la malattia rappresenta la conseguenza e talvolta la punizione per le donne che hanno trasgredito i ruoli e le norme di comportamento tradizionali della società. Ramsey-Portolano dimostra, tuttavia, che esisteva anche una rappresentazione della malattia femminile che suggeriva la malattia come una forma di agency per le donne.

Piuttosto che rappresentare le donne come vittime impotenti che soccombono alla malattia a causa delle pressioni e dei limiti della società patriarcale, questo secondo gruppo di romanzi pone la malattia come un mezzo per le donne di prendere il controllo del proprio corpo e dimostrare la padronanza di sé attraverso la malattia come forma di comportamento scelto. Corpi in scena: Female Illness in Italian Literature and Cinema (1860-1920) si conclude con una discussione sul ruolo della malattia femminile nel cinema italiano degli anni Dieci.

Ramsey-Portolano analizza i film Tigre reale (1916) e Malombra (1917), con protagoniste le dive Pina Menichelli e Lyda Borelli, per mostrare come la malattia abbia conferito centralità al personaggio femminile. Ponendo la diva e il suo punto di vista al centro dell'azione del film, questi film pongono il personaggio femminile come attivo nel portare avanti la storia, fornendo così un modello progressivo per le spettatrici italiane e un primo esempio di sguardo femminile nel cinema italiano.

Corpi in scena: Female Illness in Italian Literature and Cinema (1860-1920) esamina come nella letteratura e nel cinema italiani, così come nella società, le donne fossero confinate in ruoli tradizionali e la malattia rappresentasse spesso la conseguenza della trasgressione di tali ruoli. Fingere la malattia offriva alle donne un modo per "possedere" la malattia e diventare manipolatrici e padrone non solo dei loro corpi, ma anche delle loro storie e dei loro destini.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781683931317
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2017
Numero di pagine:146

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)