Corpi abietti nel Vangelo di Marco

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Titolo originale:

Abject Bodies in the Gospel of Mark

Contenuto del libro:

Basandosi sulle nozioni di Judith Butler relative al genere, all'abiezione, alla vulnerabilità e alla precarietà del corpo umano, Manuel Villalobos offre uno studio avvincente su alcuni personaggi della narrazione della passione di Marco che, secondo lui, trasgrediscono i confini e sconvolgono i ruoli di genere loro assegnati. Applica poi la stessa metodologia a Gesù, mettendo a nudo il racconto marciano della passione, e conclude che il corpo di Gesù, essendo soggetto a ogni tipo di abuso fisico, è il modo in cui Dio si identifica e si coinvolge pienamente nella vita di coloro che vivono ai margini della società.

L'intero libro, esegeticamente ricco e fantasioso, intreccia racconti (spesso strazianti) della vita di villaggio in Messico con interpretazioni di specifici episodi marciani. Abject Bodies sviluppa un'ermeneutica che Villalobos chiama del otro lado (“dall'altra parte”), perché celebra il tipo di ambiguità prodotta dall'alterità di genere, razziale, culturale ed etnica.

La sua speranza è quella di avviare un dialogo tra l'emisfero settentrionale e quello meridionale, un dialogo che superi i confini che separano ed escludono le persone a causa delle condizioni economiche e giuridiche e, soprattutto, dell'orientamento sessuale. Il prodotto finale è una lettura fresca e totalmente destabilizzante che assolve al difficile compito di far emergere voci trascurate dalla storia dell'interpretazione del testo.