Conversazioni sulla pluralità dei mondi

Recensioni dei lettori

Il libro presenta le idee scientifiche del 1600 sullo spazio esterno attraverso conversazioni coinvolgenti, toccando anche le capacità delle donne. È ben tradotto da Elizabeth Gunning Plunkett e include la sua biografia, che aggiunge un tocco personale.

Stile di conversazione coinvolgente, contenuto stimolante, buona traduzione, legame personale con la traduttrice, stimola discussioni sulla scienza, adatto a tutte le età, arrivato rapidamente e in perfette condizioni.

Mancano le interruzioni di paragrafo e le virgolette, alcuni potrebbero trovare difficile il lessico.

(basato su 3 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Conversations on the Plurality of Worlds

Contenuto del libro:

Quando Bernard de Fontenelle pubblicò la prima edizione dei suoi Entretiens sur la Pluralite des Mondes nel 1686, fu un successo immediato. In un'epoca in cui le donne, anche quelle delle famiglie più ricche e distinte, ricevevano poca o nessuna istruzione formale, il libro offriva un'introduzione divertente e accessibile all'astronomia e ad alcuni dei temi più scottanti dell'epoca.

La Terra gira davvero intorno al Sole? Ci sono altri pianeti abitati là fuori? Se sì, gli abitanti sono come noi o molto diversi? La luna stessa è abitata? Anche il sole è abitato? Ci sono vulcani sulla luna? Quanto è caldo il mercurio? Quanto dura un giorno venusiano? Le macchine volanti ci porteranno un giorno sulla Luna? Con nuove note, alcune illustrazioni e un'introduzione, questa nuova edizione di Tiger of the Stripe si basa sull'edizione del 1808 della traduzione di Elizabeth Gunning, conservando il fascino che fu essenziale per il successo del libro. La signorina Gunning, una bella e talentuosa scrittrice con una vita privata piuttosto scabrosa, si è basata su un'edizione francese annotata dall'illustre astronomo francese Jerome de Lalande.

Questa edizione offre quindi un interessante insieme di idee, che vanno dall'edizione di Fontenelle del 1686 e dalle revisioni successive, ai commenti (a volte piuttosto critici) di Lalande, alla traduzione adeguatamente fiorita di Gunning e alle nostre spiegazioni per il lettore moderno. È senza dubbio un piccolo gioiello.