Contro-turismo: Il manuale: Un manuale per chi vuole dai siti del patrimonio qualcosa di più di un negozio di tè e di una vecchia cosa in una teca di vetro

Titolo originale:

Counter-Tourism: The Handbook: A Handbook for Those Who Want More from Heritage Sites Than a Tea Shoppe and an Old Thing in a Glass Case

Contenuto del libro:

Per chiunque sia mai stato un turista, Counter-Tourism è un invito a trasformare completamente la nostra esperienza dell'industria del turismo del patrimonio e dei suoi numerosi siti (castelli, proprietà del National Trust, ecc.). Fornisce una serie di lenti potenti, progettate per piegare un intero mondo di turismo convenzionale in una spirale di nuove prospettive ed esperienze.

Sotto le semplici storie della Guida del Visitatore e dietro i cancelli chiusi con la scritta PRIVATO nei siti del patrimonio culturale, si nasconde una moltitudine di storie scomode, ilarità, meraviglie, assurdità, estremi e divertenti oltraggi. Quando il contro-turismo apre le porte, il turismo diventa un'esperienza divertente, scioccante, rivelatrice, sovversiva e in grado di cambiare la vita, anziché una processione deferente attraverso i palazzi signorili non rivelati della Heritage plc. Il contro-turismo sconvolge gli sforzi di igienizzazione dell'industria del patrimonio.

Il contro-turismo è anche un viaggio di mini-pellegrinaggi, sfide e piaceri. Celebra la molteplicità dei significati in ogni luogo del patrimonio e sconvolge tutti i tentativi dell'industria del patrimonio di controllare e omogeneizzare i significati.

Con centinaia di altre tattiche e immagini, diversioni filosofiche e riflessioni, il Manuale si rivolge a tutti coloro che desiderano approfondire le idee del contro-turismo. La seconda parte del manuale contiene idee su come estendere le tattiche descritte nella prima parte in interventi che possono essere pianificati e realizzati nei siti del patrimonio.

La terza parte prosegue suggerendo "infiltrazioni" aperte che possono essere utilizzate da artisti, performer, turisti radicali e persino dagli stessi gestori dei siti culturali per reinventare i propri siti. A questo si aggiunge un saggio fotografico sull'uso delle tattiche e una bibliografia completa.