Contro la carità

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Titolo originale:

Against Charity

Contenuto del libro:

La carità non è un dono. Il dono implica la reciprocità, una relazione continua. Quando la reciprocità è impossibile, l'atto di donare rimane al di fuori dei legami reciproci e la carità diventa un'altra manifestazione della struttura di classe, uno sterile atto a senso unico che sostiene lo status quo.

Dopo aver raccolto tutti i profitti grazie a un movimento sindacale debole, a tasse più basse e a paradisi fiscali (grazie a lobbisti e politici odiosi), l'élite globale si gira e rifà il mondo a sua immagine e somiglianza con donazioni caritatevoli che parlano più di meschinità che di generosità. Le versioni postmoderne della carità ottocentesca mirano a mantenere la ricchezza e il potere in poche mani, prendendosi gioco del nostro desiderio di una maggiore uguaglianza di reddito.

Daniel Ravent e Julie Wark sostengono la necessità di un reddito di base universale incondizionato, al di sopra della soglia di povertà e pagato con una tassazione progressiva, per sradicare la povertà e conferire ai beneficiari il diritto umano all'esistenza materiale. La questione scottante non è la carità, ma la giustizia.

Daniel Ravent s è autore di Basic Income: The Material Conditions of Freedom. Fa parte del comitato editoriale della rivista politica internazionale Sin Permiso.

Julie Wark, autrice di The Human Rights Manifesto, fa parte del comitato editoriale di Sin Permiso e vive a Barcellona.