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Titolo originale:
Confusion in the West: Retrieving Tradition in the Modern and Post-Modern World
Contenuto del libro:
Nella loro acuta panoramica - che spazia dall'antichità ai giorni nostri - John e Anna Rist scrivono con autorità e inquietudine della perdita della cultura fondante dell'Occidente. Gli autori definiscono questa cultura come “tradizione originaria” e considerano la sua erosione come un fenomeno che ha portato all'angoscia per l'intero valore del pensiero occidentale.
Le cause della disintegrazione sono discusse con un'intensità rara in ambito accademico. I critici della modernità si concentrano normalmente sull'Illuminismo e il libro offre certamente un'analisi approfondita del pensiero illuminista. Ma va oltre.
Così la crudeltà del totalitarismo moderno è ora rappresentata come nello spirito della Rivoluzione francese e nella sua implacabile ostilità verso un'eredità primordiale scomparsa, mentre lo scientismo, la burocrazia e il consumismo appaiono come gli unici rivali di un nichilismo minaccioso. Il libro sostiene che il pensiero occidentale ha creato un insieme di costumi morali e spirituali contrastanti: a scapito della coerenza, nelle menti individuali come nella società e nella cultura.
